Perdona la banalita' della mia osservazione: sei sicuro della diagnosi? Nel caso fossero dinoflagellati, crypto o odinium, l'unico rimedio e' il solfato di rame con acido citrico nelle giuste proporzioni ( come ti hanno gia' risposto ). Ti dico questo non per scoraggiarti ma per esperienze fatte. Pero' devo anche dirti che a volte non si tratta di dino, ma di altra patologia, forse lieviti, che attaccano in particolare il leuco ed altri acanturidi senza trasmettersi agli altri ospiti dell'acquario. Normalmente i dino sono molto virulenti e contagiano tutti gli ospiti. Ma mi sembra di aver capito che da circa un mese la patologia nella tua vasca e' limitata a solo due esemplari. Anche io ho un leuco che al minimo varire della temperatura menifesta dei puntini, non sono tondeggianti come nel caso del crypto o odinium, ma ad osservali attentamente, pur delle stesse dimensioni del crypto, hanno base di impianto tonda e si allungano all'apice. Egualmente il pesciolino si strofina. Ma non sono dinoflagellati. Per farla breve somministrando un prodotto con vit. C, ed aminoacidi della seachem che aumentano i processi riparativi dei tessuti ho parzialmente risolto.
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