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Io sono un "imprenditore agricolo", e la prima domanda che mi viene da farti è, hai mai lavorato in campagna?
Magari come stagionale o anche solo per la vendemmia o la raccolta delle mele o dei pomodori?
E' importante capire se hai un idea di ciò che ti aspetta, per prepararti mentalmente al cambio di vita che ti potrebbe aspettare.
L'agricoltura ha dei fattori fortemente condizionanti
1 l'aspetto metereologico
2 la stagionalità
3 la produzione a carattere spesso annuale
1- l'andamento metereologico influenza in modo drammatico ogni decisione, è una variabile random che si impara a gestire solo con molta esperienza e all'inizio può essere fonte di forte stress o scoraggiamento
2- il lavoro va fatto quando deve essere fatto, non esiste che vado al mare la domenica se devo potare le piante
3 - Se una produzione va male a causa di un errore di gestione (maltempo a parte), la prossima produzione disponibile potrebbe essere solo l'anno successivo.
Questo ha 2 conseguenze enormi:
a- se manchi il raccolto non ne avrai un altro da vendere e per un anno potresti avere grosse difficolta economiche
b- le possibilità di provare e imparare sono tante quanti i raccolti, dopo dieci raccolti son passati dieci anni e ogni anno e diverso perchè le variabili son diverse, la curva di apprendimento è molto lunga
(non tutte le colture sono annuali, sto estremizzando)
In ultimo aggiungo che spesso chi lavora in campagna vive lontano dalla maggior parte dei servizi, come scuole supermercati ospedali e pub dalla birra sopraffina, in un progetto di vita secondo me va considerato, poichè in futuro se avrai dei figli ad esempio, una scuola lontana è sicuramente un disagio in piu'.
Detto ciò ci sono anche diversi vantaggi, per esempio per me stare lontano dalla gente per diverse ore al giorno è motivo di salute mentale.
Per cui fai bene ad informarti e valuta bene, non aver timore e prendi la decisione dopo una attenta analisi, ma con un pochino di slancio che aiuta a superare sempre i momenti difficili.
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