Quoto MarZissimo
Aggiungo anche una considerazione sul discorso "wild"...
In acquariofilia, specialmente d'acqua dolce, la parola selvatico viene associata a pesci "super" o a rarità che fanno del suo possessore un acquariofilo
ganzo e figo.
Nessuna stupidaggine più grande.
I pesci wild innanzitutto non sono affatto i più facili e più belli esemplari da tenere, e seconda cosa avere tra le mani pesci del genere e mostrare di non saperli gestire è una delle figure peggiori che si possano fare agli occhi della gente.
Per questo avere pesci selvatici* non è solo una responsabilità più grande ma è anche una cosa che di fatto non è così appagante come allevare, per esempio, una generazione F1 o F2...
Ho scritto
pesci selvatici* perchè vanno fatte grandi distinzioni tra le specie che si pescano. Alcune popolazioni ittiche sono così vaste e massicce che i prelievi di pesci a fini commerciali non si sentono nemmeno (ovviamente se non viene intaccato l'habitat).
Altre specie, invece, vengono pescate dagli abitanti locali per scopi alimentari e parte del pescato si vende sul mercato per guadagnare qualcosa che permette a questi popoli di comprarsi altri alimenti, vestiti e così via.
Popolazioni sudamericane, africane e asiatiche vivono della pesca e del commercio.
Questo non significa che per aiutare queste persone bisogna comprare solo pesci wild, ma rende l'idea (spero) che un discorso del tipo "Lista nera per i pesci pescati" spara a zero su una marea di questioni che meritano molte più attenzioni secondo me.
Lasciando da parte inutili liste rimane come unico mezzo per scindere le due cose l'informazioni personale relativa alla specie che si vuole acquistare.
In fin dei conti, nell'acquariofilia d'acqua dolce i problemi relativi alla pesca di specie wild sono davvero piccoli rispetto a quelli relativi all'inquinamento e urbanizzazione delle zone d'origine, alla pesca in mare per scopi alimentari (pensate al tonno per esempio), di commercio (delfini, balene, pesci tropicali)...