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Vecchio 28-12-2012, 16:13   #11
Jessyka
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Ragazzi ma che scherziamo? La vasca non è mai sterile!
I batteri non spuntano, ma vengono già sin dall'acqua che inseriamo...con le piante, con le rocce, i legni...
Io sinceramente non trovo a cosa serva inserire un prodotto che inserito o meno comunque fa aspettare un mese.
A che serve scusate?
Lo posso capire in situazioni drastiche e solo alcuni, che come ripeto, non tutti sono batteri. Posso comprendere un aiuto se il filtro s'è fermato, se abbiamo cambiato il fondo...
Ma, una vasca stabile non ha bisogno di batteri aggiunti.

Riporto degli stralci di un topic che è in evidenza ma che molto spesso viene evitato:

Quote:
Il cloro quando reagisce con i composti organici presenti nell’acqua forma trialometani che sono cancerogeni e se reagisce con ammoniaca forma (a pH 7) clorammina NH2Cl o diclorammina NHCl2 a pH tra 4 e 7.Dato che queste reazioni avvengono anche nelle piscine a maggior ragione si possono formare in vasca o nei laghetti
La cloramina viene utilizzata prevalentemente negli USA e in Europa da Spagna,Svezia e meno frequentemente Danimarca e Gran Bretagna a sostituzione del cloro gassoso Cl2 o dell’acido ipocloroso HClO per il trattamento delle acque in quanto meno reattivo con le molecole organiche. Sulla rete internet si legge di alcuni comuni in Italia, ma sinceramente non so quanto queste segnalazioni siano fondate, che utilizzano cloramina. Questo composto disinfetta per l’azione dell’ammoniaca e del cloro ma mentre è tollerato per gli umani, nei pesci dosi di 0.5µg sono letali. Questo composto si scinde in ammoniaca e cloro. Mentre il cloro evapora o ridotto in cloruro dal tiosolfato, l’ammoniaca verrebbe metabolizzata poi nell’acquario dai batteri adepti a tale funzione e sicuramente le quantità che potrebbero entrare in vasca non possono essere pericolose in quanto il Decreto Legislativo 2 febbraio 2001, n. 31 "Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualita' delle acque destinate al consumo umano" dice che i residui di disinfettante nelle acque potabili devono essere tenuti da parte dell’azienda che gestisce l’acquedotto ai minimi tenori possibili.
Quote:
Basandosi sempre sui principi chimici l’acquariofilo comunque può difendere i suoi ospiti dai composti aloderivati facendo decantare l’acqua e tenendola in agitazione a mezzo di aeratore e possibilmente esposta ai raggi solari in quanto con le radiazioni UV si favorisce l’evaporazione dei composti clorurati. Un altro metodo sempre dal punto di vista chimico per difendere i pesci da composti eventuali è filtrare l'acqua su carbone attivo prima di inserirla in acquario se le quantità da cambiare e i mezzi lo permottono.
Ti ho sottolineato la parte relativa ai raggi UV perchè qui si parla di evaporazione.

Lascio anche il link:

http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=296937


Così nel caso se ne fa una lettura completa.
Con questo voglio dire, il biocondizionatore ci può stare, i batteri a mio avviso no, almeno, in maturazione non ne trovo il senso.
Meglio spendere i soldi per del buon congelato o del vivo.
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Jess
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