10-12-2012, 21:22
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Tratto da Coralscienze che ogni tanto mi leggo......
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Autotrofia ed eterotrofia.
La vita sulla terra è sempre stata classificata in gruppi sistematici dai biologi, sulle basi dell'apparenza esterna (uccelli e mammiferi), comportamento (diurno o notturno) o dalle caratteristiche delle cellule (cellule animali o vegetali). Una quarta possibilità di distinzione è il metabolismo, che può essere autotrofo o eterotrofo. Questi termini sono comunemente usati in biologia marina, specialmente riguardo ai batteri. Autotrofia significa che gli organismi usano molecole inorganiche (come la CO2 e bicarbonato) per creare molecole organiche, come i carboidrati. Esempi sono le piante, che convertono CO2 in carboidrati usando l'energia del sole, oppure i batteri dello zolfo (?), che utilizzano l'energia chimica dello zolfo per convertire la CO2 in organico. Per le piante, la chiamiamo foto-autotrofia (foto: luce, auto: se stesso; trofia:nutrizione) e per batteri, in questo caso, la chiamiamo chemio-autotrofia (chemio: reazione chimica). Un altro termine per la foto-autotrofia è la fotosintesi, un'altra parola per chemio-autotrofia è chemio-sintesi. Gli organismi autotrofi sono anche chiamati produttori primari, poiché sono il primo anello della catena alimentare che inducono la produzione di biomassa da molecole inorganiche.
Eterotrofia significa che gli organismi fanno un uso diretto delle cellule organiche, che sono entrambi presenti nell'ambiente o che hanno prodotto organismi autotrofi. Il consumo di vegetali delle lumache o delle mucche è una forma di nutrimento eterotrofo. Partendo da CO2, i carboidrati vengono formati sfruttando la luce del sole, che le piante hanno convertito in biomassa, questa successivamente viene consumata e ri-convertita in biomassa.
Coralli: sia autotrofi che eterotrofi?
I Coralli sono un qualcosa di molto complesso a questo riguardo; infatti, questi animali sono eterotrofi e consumano plancton e molecole dissolte. Inoltre, molte specie ricevono prodotti di fotosintesi dalle alghe simbiotiche, che sono comunemente chiamate zooxanthellae. Questi prodotti di fotosintesi comprendono zuccheri, acidi grassi, glicerina e amminoacidi. Sebbene i coralli siano eterotrofi come gli altri animali, nei loro tessuti avvengono processi sia eterotrofi che autotrofi (esclusi i coralli privi di zooxanthellae). I coralli sono spesso considerati come esseri sia autotrofi che eterotrofi. Sono probabilmente meglio considerati come politrofi, visto che usando sia carbonio ingerito che "traslocato" come risorsa di energia.
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