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La rovina di un popolo, non e' mai stata colpa di guerre,carestie o quant'altro, ma dal popolo stesso. Purtroppo,....restando in tema, siamo dei vermocani isabbiati e cacciano fuori timidamente la testa quando nessuno ci vede e ci sente, per reclamare la pagnotta.
Cominciamo con il capire che votare e' fondamentale, ed i referendum ancor di piu'. Il sistema non cambiera' mai, qualunque sia il governante, privilegi, montagne di soldi e potere, farebbero gola al piu' onesto degli onesti.
Purtroppo anche se e' triste dirlo, forse riusciremo a salvarci ed a rifiatare solo grazie ai governi tecnici, fondati non su promesse inrealizzabili e disastri economici pur di toglierci 5 euro al mese di tasse ed aumentare le pensioni di 3 euro e cinquanta. Onestamente per me puo' darsi fuoco l'intera classe politica, in memoria degli scioperi e guerriglie urbane che ha fatto mio padre nel 68, per assicurarmi un italia migliore. Come lui, nessuno ci e' riuscito e quei pochi leader che hanno combattuto per la rivoluzione del lavoro,...tipo un dalema & C., non hanno fatto altro che vendersi al nemico per una barca a vela e qualche appartamento.
Che se lo prendessero nelle chiappe, sono stufo di votare sempre le solite facce da culo, renzi compreso, che si e' venduto al berlusca. La rivoluzione non deve essere fiscale, ma mentale, basta cambiare il modo di pensare ed invece di buttare la mela perche' mezza marcia, prendere un coltello, tagliarne il marciume e mangiare la parte ancora buona prima che diventi marcia.
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