piu' che un problema di granulometria, e' un problema di compressione, che subisce il substrato. una sabbia troppo fine, puo' avere gravi problemi di ossigenazione, ma il giusto mix, garantisce comunque una stratificazione naturale e tangibile nel tempo. il segreto e' mantenere ben movimentato lo strato in fase di maturazione a discapito della fastidiosissima nebbiolina. Quando sento parlare di fondi compattati e di "croste", la prima cosa che penso, e' che per paura di smuovere qualche collinetta o di intorbidire l'acqua, non viene data giusta importanza al "movimento" soprattutto in fase di maturazione. Bisogna dare il tempo al fondo di raggiungere il giusto equilibrio tra' gli strati, soprattutto all'inizio. dopo ci pensera' il bentos a mantenere tutto ossigenato e "movimentato".
Comunque, anche se non e' un idea accettata da tutti, niente puo' essere migliore di un fondo in argonite viva di ottima qualita', senza nulla tugliere al carbonato mixato con sapienza.
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