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Originariamente inviata da ZON
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Originariamente inviata da pendragon18
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Io utilizzo xaqua ormai da 1 anno e mezzo e mi trovo benissimo, è un metodo solido che a differenza dello zeovit da alla vasca una stabilità maggiore. Provato sulla mia pellaccia... quest'estate non ho potuto seguire la vasca per 1 mesetto.. dunque niente cambi d'acqua e niente prodotti ( ho smesso xaqua di botto) bhè.. gli animali ci sono ancora tutti e stanno benissimo con zeovit avresti avuto grossi problemi ;)
Comunque apparte questo, consiglio di farti le ossa con un berlinese classico e poi dopo un annetto magari (ma anche di più) passare al metodo che ritieni più valido.
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non diciamo affermazioni tanto per dirle...con zeovit se stai via anche 1 mese non e' che muore tutto..semplicemente potresti avere scurimenti degli animali e problemi risolvibili in poco tempo..cosi' come xaqua...e tutti i metodi a riproduzione.
Inoltre xaqua e' un metodo usato molto meno e meno supportato dalla casa madre ,almeno a sentire molti che non si sono trovati bene in questo senso.
Certo poi ognuno la pensa come vuole ma non demonizziamo la concorrenza a prescindere.
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Io non demonizzo a prescindere... Ho degli amici che utilizzavano zeovit e si sono trovati male a smettere zeovit di botto per vari motivi .... Uno ha perso tutta la vasca tranne pesci. Il mio negoziante fanatico zeovit é stato via una settimana e ha perso tutta la vasca dei duri ( non é imputabile esclusivamente al metodo zeovit ma il dubbio mi viene). Insomma non parlo a casaccio ho fatto le mie esperienze tramite altri di quello che é zeovit. Poi non nascondo che nella mia vasca utilizzo molti prodotti zeovit associati a quelli xaqua perché li reputo migliori ma solo alcuni ;)
Matteo la foto te la faccio ma i duri eccetto lps fanno cagare da metà luglio fino a settembre la vasca non é stata praticamente toccata e gli animali sono marroncini ora li sto recuperando :) :) alcuni si sono già ripresi e rimettono il colore
Sent from my iPad 2
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I ricordi non muoino mai e sono ovunque sulla terra, nel mare, nei laghi, lungo le rive dei fiumi, nelle città affollate e in ogni minimo e semplice movimento dell'uomo che preme il pulsante di scatto della sua macchina fotografica.
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