Geppy, tutte le tue considerazioni sono giuste, soprattutto quella di valutare effettivamente cosa propongono, piuttosto che partire prevenuti. Allo stesso modo è vero che è una figura giuridica tanto precisa quanto... a tutela zero, o quasi. E' anche vero che è una prassi molto diffusa, perchè le aziende cercano di tutelarsi nell'assumere viaggiatori e a volte un contratto di procacciatore può essere inteso come un periodo di prova per poi diventare agente di commercio (chiaramente se vai bene all'azienda e viceversa). Quello su cui potrei obiettare è che sia un'occasione rara. Mi spiego meglio: di offerte di lavoro come venditore ce ne sono parecchie e lo dico perchè ho passato alcuni anni (recentemente...) nelle liste di collocamento e le offerte + frequenti erano appunto quelle per procacciatori o agenti di commercio. Una rappresentanza è difficile che te la diano agli inizi, semprechè tu non abbia dei numeri da spendere all'istante (provata competenza in un determinato settore, presenza, ecc. ecc. ecc.). Quindi, io per prima cosa cercherei di chiarirmi bene su che tipo di prodotto mi piacerebbe vendere, poi mi chiederei se ho le caratteristiche per diventare un rappresentante (chiacchiera, pazienza, occhio lungo, ecc. ecc.) e soprattutto lo spirito di sacrificio che occorre per un lavoro del genere. Io ho fatto quel lavoro per diversi anni (e lo facevo x me, perchè l'azienda era la mia), però, aldilò dei risultati, tutto sommato discreti, quando ho appoggiato la valigetta ho tirato un sospiro di sollievo e mi son ripromesso di non fare mai più un lavoro del genere. Perchè? Semplicemente perchè aldilà delle necessità, bisogna essere portati per fare un lavoro così e io ho sempre saputo di non esserlo
