ho comprato un chelmon in un negozio di Roma, che non menziono per non fargli pubblicità.
Lo porto a casa ma mi rendo subito conto di aver fatto una cazz...ta, è un pesce troppo timido e io ho in vasca dei dinosauri famelici.
Telefono al negoziante e gli chiedo se posso riportargli il pesce, non voglio soldi magari mi farà un buono spesa, l'importante è non veder morire il chelmon di inedia nella mia vasca.
Il negoziante lo prende svuota il sacchetto di trasporto a quel punto ci ripensa, mi dice che glielo devo lasciare per qualche giorno, per vedere se muore per lo shock del trasporto, ok dico io mi sembra ragionevole glielo lascio. Ripasso al negozio dopo circa una settimana, e vedo che cerca quasi di ignorarmi, comunque aspetto il mio turno, mi dice che ci ha ripensato nuovamente e che devo aspettare che lo vende il pesce perché è malconcio.
Gli dico ma stai scherzando è infatti nelle stesse condizioni degli altri che vende e poi i patti non erano questi ma quante volte ci deve ripensare, ma dimmelo prima che te lo porto.
Gli ricordo di non fare il furbo che come molti commercianti ti vendono pure i pesci con i puntini e quello è sanissimo e comunque è un chelmon pesce difficile da nutrire, magari gli muore in vasca se nessuno lo compra subito perché non mangia e io ci devo rimettere i soldi spesi.
A quel punto capisco tutto, magari lo vuole vendere poi mi dice che è morto e addio al buono spesa.
Così gli dico che visto che gliel'ho riportato solo per non farlo morire, e questo punto se lo tenesse pure, glielo regalo.
Spero vivamente che si spenda i soldi così onestamente guadagnati in una farmacia per me croce su quel negozio ha chiuso
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