In merito agli incentivi, tutti applaudivano quando il governo ha firmato il protocollo di Kyoto.
Poi però si sono resi conto che per stare nei parametri e non pagare miliardi in multe, conveniva pagare miliardi in contributi... Oggettivamente troppo elevati.
Paghiamo, come scritto sopra, decenni di inerzia e cicaleccio.
Non abbiamo una politica industriale o una politica energetica che vadano oltre l'orizzonte delle prossime elezioni, mentre certi disegni richiedono orizzonti ventennali.
Io, se l'Italia andasse in default, sarei contento.
Almeno ci governerebbero tedeschi e finlandesi... 150 anni fa, Radetzki a parte, nel lombardo veneto si stava benone!
