Riesumo questo vecchio topic per dire che hai perfettamente... torto.
Esistono animali che puntano sulla strategia del numero e altri che fanno un solo figlio. Mentre i secondi (pinguini, grossi mammiferi...) si riproducono solo se sanno di poter garantire il meglio al loro figlio, i primi (tartarughe, molti pesci, insetti, crostacei...) lo fanno per la sopravvivenza della specie e puntano sul numero di uova fecondate o nascituri per avere la certezza che almeno uno dei loro discendenti, nel suo peregrinare alla ricerca dell'habitat giusto, si salvi. Pensiamo qui ai Paracheirodon axelrodi, per esempio: in acquario mangiano abbastanza da raggiungere i 5 cm e vivere anche fino a 10 anni. In natura trovano cibo poche volte al mese, raggiungono a malapena i 3 cm eppure si riproducono.
Poi ci sono animali che sviluppano cure parentali, e qui la salute dei genitori conta, altrimenti i piccoli morirebbero tutti o quasi.
Altro esempio è l'uomo: nei paesi del "Nord del Mondo" si fanno sempre meno figli nonostante ci sia cibo a sufficienza (e anche troppo) e un lavoro sicuro -beh, lasciamo perdere la crisi...-. al "Sud", invece, si soffre la fame, il caldo e le malattie infettive, ma si possono trovare famiglie con decine di figli...