Ok, ora ti faccio l'esempio opposto:
Un mio ex, ex, ex collega (al quale avrei voluto "allevare" la figlia 22enne) un giorno mi fece vedere una vasca da 40 litri in cantina, chiedendomi se a qualcuno potesse interessare. Era li da cinque o sei anni ed il motivo della dismissione era appunto il fatto di vedere morire i pesci continuamente e dicendo che quello era stato il regalo di compleanno della figlia ed essa avendo perso l'interesse per l'acquariologia lo aveva abbandonato. Mi fece vedere una fotografia eloquente della situazione in vasca... C'erano almeno cinque Oranda.
5 Oranda in quaranta litri (LORDI) gli spiegai che erano paragonabili ad un viaggio della domenica su un treno Lecce-Milano e che in brevissimo tempo la situazione era destinata a degenerare per l'inadeguatezza del sistema filtrante... La risposta fu: "OH, ma ogni settimana gli cambiavo l'acqua e gli lavavo il filtro eh !!!" In casino con il secchio per vuotarlo bene tutto...
Ok, la situazione attuale è quella di una vasca riempita nuovamente con i criteri giusti, un filtro maturo che gira come una sposa, un Betta maschio che nuota contento tra un boschetto di Higrophila Polisprema che puntualmente sradica, un improponibile forziere semiaperto con una collana di finte perle di plastica che fuoriescono ed una manutenzione di due brocche d'acqua a settimana cambiate.
Dunque l'incubo acquario che finalmente era finito in cantina, è diventato una simpatica attrazione per tutti i componenti della famiglia... Gatto compreso.
L'approccio all'acquariofilia è fatto di molti errori banali che messi tutti assieme rendono l0acquariofilia un terreno minato. L'umiltà e il segreto del successo.
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