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a me ha dato fastidio che mi dicesse che il colore sarebbe "venuto col tempo"; poi ha anche insistito, ha preso uno strano libro. secondo me lui è davvero convinto che esista un solo cacatuoides, ma ora inizio a capire quanto sia complesso il prodotto delle selezioni, similmente ai fiori si parte da pochi esemplari raccolti in natura per separare tante linee genetiche che presentano caratteri inespressi e fissarle in pochi esemplari che risultano particolari rispetto alla linea parentale. ho letto che esiste notevole variabilità legata alla provenienza degli apistogramma:
In generale i pesci pescati a nord sono più colorati di quelli provenienti dal bacino del Rio Ucayali superiore; a sud il colore di fondo è il grigio mentre a nord il giallo sugli opercoli e sulla testa, dorso e regione pettorale è evidente; i maschi nei dintorni di Leticia hanno zone di arancio intenso sulle pinne dorsale, anale e ventrali mentre sul Rio Aguaytia il colore delle macchie sulle pinne impari è vinaccia.
posso immaginare che selezionando in partenza elementi di diversa provenienza si siano ottenuti risultati estremamente diversi, sebbene si tratti sempre della stessa specie; in rete non ho trovato niente che mi chiarisse le idee, si parla di fire red, double, triple red e chi più ne ha più ne metta. il discorso interessante è che le gradazioni di colore potrebbero segnalare l'intensità della selezione e la capacità di conservare/trasmettere i comportamenti innati di questi ciclidi, che come si è detto più volte tendono a scomparire e mutare (deposizioni all'aperto, assenza di istinti parentali, scarsa affinità di coppia..).
mi metto il cuore in pace e allevo questo nanetto intraprendente, sperando che diventi simpatico anche alla conspecifica. so che non cambierà colore ma riconosco in lui un vero apistogramma che fa di tutto per entrare nelle grazie della potenziale compagna. vedremo
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SE NON FAI NIENTE NON RISCHI NIENTE
Non illudiamoci, gli acquari sono tutti finti... una semplice proiezione di quello che immaginiamo dovrebbe essere... ne cogliamo la sostanza, ne assaporiamo l'essenza ma non la natura.(Enza Catania)
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