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Un collega della mia compagna abita in zona con la moglie e 2 bambine, ha scritto queste righe che possono dare l'idea a chi non ne ha in merito:
Oggetto: i cinque sensi: l'udito
che rumore fà la paura?
è un attimo di silenzio assoluto… solo un attimo impercettibile… poi un rumore sommesso, come un aereo lontano, come una macchina a motore acceso… ma ti rendi conto che non è nè l’uno nè l’altro… improvviso il rumore sommesso ti avvolge, ci sei dentro, con tutto il corpo e con l’anima
e improvvisamente ruggisce, e non te l’aspetti, con veemenza, roboante, in un rumore assordante che ti prende dentro la testa e in tutto il corpo
e ti prende di sorpresa, nella calma della notte, ti svegli (ti svegli?) in questo inferno e non capisci più dove sei. il rumore assordante ti avvolge mentre qualcuno ti solleva il letto ripetutamente e te lo sbatte con forza a terra con velocità sovrumana e tutto si scuote e tutto impazzisce e tu che non hai ancora avuto modo di attivare i neuroni non capisci… non realizzi… il tuo cervello in fretta collega le sinapsi… cerca il ricordo di un fatto analogo… cerca invano nella memoria più nascosta, più recondita… non trova non trova non trova cos’è… cosa succede… non c’è una soluzione… non c’è l’esperienza… non da ordini al tuo corpo, mentre vorresti solo fuggire, solo semplicemente non essere lì!
resti impietrito mentre la casa è un tutt’uno con il rumore assordante… geme stritolata da questa forza oscura… spasmi delle travi, dei muri, mentre tutto gira vorticosamente insieme alla tua testa, confusa e ormai pensi solo che fra 5 secondi esploderà tutto in un fragoroso e liberatorio boato e dopo finalmente sarà solo il silenzio per l’eternità… 4… 3… 2… 1………… 22 secondi… secoli di pura follia
silenzio
restano solo le urla dei bambini catapultati da oniriche dolcezze a reali incubi
e allora raccogli le idee, la famiglia, le scarpe, una coperta e ti precipiti fuori… allontani la macchina dalla casa… la giusta distanza… è freddo… motore acceso… buio… cuore in gola…. cervello fuori uso… aspetti… aspetti… aspetti quel raggio di sole che arrivi a rischiarare il giorno… a rischiarare la tua testa ancora tramortita
e mentre aspetti senti la macchina che si muove ancora… e poi ancora… e sono ore interminabili dove l’unico pensiero è provare a capire… a dare un senso compiuto… mentre il cuore è ancora lì in gola a farti il groppo… e le gambe tremano… e le mani tremano e proprio non ce la fai a fermarle… e accendi la radio nella speranza che qualcuno dica qualcosa… qualsiasi cosa… chissà dov’è successo? qui non è mai avvenuto così forte e poi invece imparerai che l’incubo era proprio sotto il tuo culo
e con le prime luci finalmente la tua casa… è lì… tutta intera, apparentemente ancora viva, stanca, esausta… sembra anche lei riposare, dopo la fatica per proteggerti da se stessa…
silenzio
ma quello che ti rimane dentro è quel rumore sommesso che precede il frastuono.. quel rumore strano, quasi impercettibile… quel rombo che ascolti arrivare come una piccola vibrazione… che ti avverte che sta arrivando… impari a riconoscerlo, a capire i suoi tempi… conti sui battiti del tuo cuore 1… 2… 3… eccolo… è qui
e speri che stavolta passi senza ruggire
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