Discussione: L'ardua sentenza.
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Vecchio 16-05-2012, 09:04   #1
Federico Rosa
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Originariamente inviata da Paolo Piccinelli Visualizza il messaggio
Dhave ha scritto quello che mio padre mi diceva sempre... lo studio ti apre prima di tutto la mente e poi una miriade di possibilità, che sta a te scegliere in un secondo momento.

Se resti ciuccio, puoi fare solo alcuni tipi di lavori, tutti con la loro dignità ed importanza, ma ti limiti.

Poi, consentitemi, la vita non è solo lavoro.
Uno che parla solo del calcio, del prezzo delle sigarette e del traffico... lo sopporti per dieci minuti.
Uno che sa, "che ha studiato", lo ascolti e lo pesi in modo decisamente differente.

Una frase attribuita a Gramsci è molto significativa a riguardo: "la cultura è quello che ti rimane dopo che hai dimenticato tutto".

E' una forma mentis.
Azz 'anvedi il Picci che citazioni

La scuola non è solo studio ma è una disciplina, e dovrebbe darti le basi per affrontare il mondo non insegnarti tutto quello è impossibile. Dovrebbe incuriosirti e stimolarti ad affrontare al meglio i tuoi interessi esaltando le tue potenzialità, non si può andare bene in tutte le materie ma neanche andare male in tutte ... io faccio l'Ingegnere Civile e il mio lavoro mette in contatto tecnici super specializzati con esecutori materiali dal titolo di studio spesso minimo (e molti sono stranieri) ... gli uni hanno bisogno degli altri e viceversa, entrambi sono fieri del loro mestiere e alla fine dei lavori il merito è di entrambi ... però non conosco nessun ingegnere che voglia fare il muratore mentre tanti muratori si sono pentiti della loro scelta e vorrebbero aver potuto/voluto studiare. Il guadagno non ci combina niente un bravo muratore lavora in proprio e guadagna quanto vuole spesso più di un ingegnere, però stare sotto il sole/pioggia ad impastare calcina in attesa che uno ti venga a giudicare come hai fatto un lavoro è dura un vecchio capocantiere me lo dice sempre "quando la vedo arrivare cominciano già a girarmi i cogliones, non per lei ingegnè (è napoletano) che è una brava persona (ma credo lo dica a tutti ) ma perchè so che viene a giudicare il mio lavoro e questo, anche se è giusto, mi rode."
Piccolo aneddoto: un giorno mi trovavo su un cantiere con tre carpentieri padre, zio e figlio, dovevano fare lo squadro (cioè un angolo a 90°) e loro sanno che per controllare lo squadro devano tracciare un triangolo con un lato di 3 m l'altro di 4 m e verificare che la diagonale sia 5 m ... ma non sanno perchè ... il padre me lo chiese ed io gli disegnai sulla platea la dimostrazione del teorema di Pitagora (è una dimostrazione grafica ndr) ... 3x3 + 4x4 = 25 = 5x5 ... finita la dimostrazione il padre dette un sonoro storcione (colpo con la mano sul collo) al figlio e lo zio una pedata nel sedere ... e poi gli disse "visto quante cose ci sono da imparare al mondo e tu non hai voluto studiare, ora resterai una capra come noi per sempre e per fare lo squadro ti toccherà chiamare un ingegnere" ... morale: ora sei giovane e ti può sembrare tempo perso l'importante è che tu non abbia rimpianti quando avrai i capelli bianchi e poi mica è vietato prima studiare e poi mettersi a fare un mestiere
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