Maurizio
Se il "rifiuto" viene metabolizzato dai soli batteri tra i prodotti finali (oltre all'ammoniaca/ione ammonio) ci saranno anche composti ridotti come acidi organici e solfuri, che alterano pH e sono tossici per molti organismi pluricellari (specie quelli sensibili di un acquario) anche a basse concentrazioni. Infatti diverse componenti della fauna microbica agiscono respirando (ossidando ) e/o fermentando la sostanza organica di rifiuto a seconda della concentrazione di ossigeno presente nell'interfaccia acqua/"rifiuto", spessa pochi millesimi di millimetro, su cui agiscono i batteri. All'inizio l'interfaccia contiene ossigeno quindi sono attivi batteri aerobi che producono gli stessi cataboliti (ossidati) degli organismi cellulari, ma diventa rapidamente ipossica e poi anossica... e cominciano le fermentazioni anaerobie ed i guai di cui sopra.
Se il rifiuto viene processato da detritivori, con la relativa flora intestinale, il rifiuto viene frammentato e digerito tramite enzimi animali, aumenta la superficie di contatto e diminuisce lo spessore su cui agisce la microflora. La via metabolica prevalente del sistema animale/microflora intestinale è aerobia ed i prodotti di rifiuto sono ossidati (CO2, solfati, praticamente inerti) anche se viene sempre prodotta ammoniaca come ione ammonio (sigh) .
Il sistema accoppiato "detritivori/batteri" è quello che "ricicla" meglio, "inquinando" meno.
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cerco oenone vive (catturate o in rocce indesiderate)!
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