Il problema del rame è che facilmente diventa tossico , e per animali sensibili può esserlo anche a dosaggi bassi,
quanto bassi esattamente non è facile stabilirlo (anche qui necessaria ricerchina per vedere se ci siano prove tossicologiche sui vari animali da noi allevati e gli effetti sul lungo termine, sul breve ,pochi giorni, sappiamo che molti pesci tollerano concentrazioni elevate come quelle contenute in alcuni medicinali mentre le stesse sono letali per molti invertebrati ) ma io proprio non me la sento di somministrare le dosi contenute in quasi tutte le ricettine pronte con il mikrom o simili.
Faccio una domanda ulteriore , la forma di rame contenuta in questi prodotti è davvero assimilabile dalle piante?
Non è che accade come per gli integratori alimentari per uso umano in cui è conenuto rame che purtroppo è in forma che l'organismo non assimila quasi per nulla e che (a parere del più grande esperto al mondo del settore ) parrebbe addirittura potenzialmente dannosa e che va anche a contrastare l'azione ancor più importante dello zinco ?
Allevando anche pesci nell'acquario e qualche invertebrato il dubbio è legittimo, non è che somministriamo ciò che forse non è indispensabile se non si utilizza solo acqua ad osmosi e rischiamo magari di fare qlc danno ?
Non esiste in commercio un integratore simile al mikrom ma senza o con ancor meno rame ?
Alcuni elementi sono utili a volte soprattutto per fini non indispensabili, ad esempio l'alluminio viene fornito come integratore per le ortensie per far diventare di un bel blu carico i fiori , ma se le ortensie le dovessimo mangiare glielo daremmo tutto quell'alluminio ? I nostri animali nell'acqua ci devono vivere , a meno che ci dedichiamo solo alle piante allora ritiro ogni dubbio ed è lecito provare qls cosa non le danneggi.
Quanta è la quantità di rame minima al di sotto della quale non avviene il corretto sviluppo della pianta
( fioritura e fruttificazione escluse ) ? E' stata mai determinata per le piante acquatiche (almeno in media) ?
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