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Vecchio 01-05-2012, 15:10   #1
Ink
Imperator
 
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Credo che i due metodi stiano infatti agli antipodi, però con la possibilità di avere tutta una gamma nel mezzo. Da una parte colori con crescita "rallentata", dall'altra crescita spinta (che cerca di avvicinarsi alla natura), ma colori appannati dalle zoox.

La moltiplicazione batterica è una soluzione pericolosa per avere molto cibo e valori a zero.

Credo che il top sia avere un filtro regolabile dove fare riproduzione batterica.
Il dymico parte da questo presupposto, ma credo (lo ipotizzo) risenta comunque dell'imprecisione della misurazione dei parametri a cui sono soggette le sonde, con relativa scalibrazione e degradazione nel tempo.

Mi piacerebbe invece capire se i biopellet davvero non disperdano carbonio, ma sia appunto un filtro dove fare localmente riproduzione batterica. Potrei pensare di provarli quando rifarò la vasca, con qualche accorgimento...

Per ora mi sto orientando su grosso skimmer per poter dare cibo e farglielo togliere prima che si degradi in inorganico.
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