Caro Davide,
mi spiace che il mio post abbia sollevato questo vespaio, non era mia intenzione.
La mia č stata una richiesta di chiarimenti ad un messaggio che non mi appariva chiaro e per il quale ho richiesto le informazioni mancanti.
Senza alcun invito a praticare la schiusa ed allevamento artificiali, ho dato indicazioni - nel caso Fabrizio ne avesse avuta intenzione - su come effettuarla per portarla positivamente a termine.
Premesso che č mia abitudire da oltre trenta anni fare in modo che la natura segua il suo corso dentro le mie vasche e solo raramente ho ricorso alla pratica di cui sopra, mi permetto solo alcune riflessioni su quanto da te scritto:
|
Originariamente inviata da davide.lupini
|
1° č traumatizzante
|
E' esattamente quel che accade in natura quando la riproduzione avviene in area non protetta e il deposto viene predato da altri esemplari, tavolta anche della stessa specie.
|
Originariamente inviata da davide.lupini
|
2° č poco etico ... (omissis)...
|
Noi tutti teniamo in cattivitā dei pesci nei nostri acquari (ndr chi anche uccelli, gatti, cani, etc), č forse etico questo ?
|
Originariamente inviata da davide.lupini
|
3° (omissis) ... il bello dei ciclidi sono proprio le cure parentali, perchč privarsi di questo spettacolo?
|
Concordo pienamente, ma non lo facciamo forse per sentirci appagati (ergo egoismo) ?
Preso atto che violiamo apertamente la libertā personale di soggetti viventi che probabilmente - dipendesse da loro - starebbero volentieri nei loro corsi d'acqua d'origine, personalmente credo che il principio ispiratore di chi decida di "adottare" altri esseri viventi (ndr questo vale anche per chi ama la pratica bonsai ...) debba essere il rispetto della vita in ogni sua forma, rispetto che nel caso in argomento non ritengo venga meno.
Chiedo venia per la lunghezza (e pesantezza) del mio scritto ma amo il rispetto delle opinioni, soprattutto quelle altrui e specie se contrapposte alle mie.
Un caro saluto.
Silvano