Si, è previsto il troppo pieno.
La mia personale filosofia è di cercare di semplificare la vita con un minimo di impiantistica: il cambio dell'acqua, prevede il riscaldamento dell'acuua stessa e la manovra di pompe più o meno manuali. Se poi dobbiamo variare i valori (per un errore nei valori scelti precedentemente, per un inquinamento della vasca, o per un cambio di destinazione) il cambio andrebbe spezzettato il più possibile.
Anche nei processi industriali di chimica (su cui lavoro) c'è l'esigenza del dosaggio lento e costante dei prodotti perchè le variazioni negli equilibri generano i più disparati problemi produttivi.
In realtà l'impiantino di cambio acqua è già attivo dallo scorso week end e cambia circa 5 l a settimana. La pompa è regolabile sia in numero di giri che in tempo di lavoro, quindi consente di aumentare o diminuire la quantità. In queste condizioni l'aggiunta di sali e fertilizzanti eventuali è davvero poco invasiva, tenendo presente che comunque le piante assorbono diversi elementi dall'acqua nell'arco della settimana: per chi come me non aveva ancora un pompa che (manovrata dall'acquariofilo, probabilmente) cambia l'acqua in 15 minuti, ma lo fa con una normale pompa a sifone che in 4 minuti al massimo trasferisce il 10% del volume è un grande passo avanti.
Continuate a farmi sapere la vostra opinione... e se siete interessati posso dare qualche dritta su come realizzare il sistema.
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