allora aggiungo un paio di considerazioni alla tua riflessione...
In Amazzonia le popolazioni indigene hanno poche fonti di reddito:
- miniere a cielo aperto
- coltivazione estensive di soia
- abbattimento foresta scopo legname
tutte distruggono l'ecosistema, necessario al pianeta, a noi e anche ai pesci che ci vivono... mi segui?
La cattura ed il commercio di pesci per l'acquario offre loro un'attività remunerativa, non praticabile su scala "industriale" e che non incide assolutamente sull'ecosistema, ma anzi incentiva a proteggerlo per mantenere intatto l'habitat dei pesci e continuare a catturarli.
Idem per l'acquariofilia marina... in Indonesia, Filippine, Australia si moltiplicano i progetti per la conservazione e la raccolta sostenibile degli organismi marini a scopo ornamentale.
Il vero pericolo per pesci e compagnia è la distruzione dell'habitat... offriamo a chi abita quei luoghi un modo per mangiare senza distruggerli e avremo salvato anche i pesci.
Non dico che l'acquariofilia sia benemerita sempre e comunque, ma se è gestita bene su piccola scala può fare la differenza.
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