Il carbone attivo trattiene materiali organici (oli, idrocarburi, pesticidi ecc), il cloro, i batteri e molti altri composti normalmente non presenti nell'acqua. Il suo uso è semplicemente di supporto ad altri tipi di filto. Il problema è che fa un abbattimento parziale e difficilmente stimabile con i comuni mezzi da acquariofilo. Nel caso dei batteri poi è un arma a doppio taglio perchè li adsorbe ma diventa terreno di coltura, moltiplicandone il numero a dismisura.
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