marco... non sai quanto mi piacerebbe averti a Fiumicino per fine aprile... la spiegazione che dai è quanto mai semplice da capire anche per un caprone come me!
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Per quanto ai sali specifici "sulawesi" credo che il "problema", se così vogliamo chiamarlo, sia proprio nel rapporto carbonatico. In natura è un areale molto particolare, l'intera zona è per semplificare, una parte di zolla oceanica emersa, questo fa si che sia nel suolo che sul fondo dei laghi, dove si trovano la maggior parte delle specie di caridine, ci sia quel che resta delle antiche barriere coralline. Tutto questo fa si che nelle acqua ci siano molti carbonati. Normalmente il rapporto dato dai sali per il reintegro dell'osmosi creano un rapporto di circa 1:2 tra durezza carbonatica e totale (semplifichiamo con kh e gh)... mentre con i sali specifici per sulawesi si hanno rapporti completamente diversi. Ne esistono due diverse varianti, una riproduce più o meno le durezze presenti in quelle zone (laghi) con ph7.5 mentre l'altra riproduce le condizioni con ph8.5; il rapporto kh-gh è nel primo caso 0.42/1.0 mentre per il ph8.5 si ha un rapporto di circa 0.78/1.0 ... credo, quindi, che a fare la differenza e rendere più o meno solubili questi sali sia proprio la componente carbonatica, soprattutto nella seconda tipologia, dove occorre tamponare maggiormente il ph per farlo stabilizzare su valori abbastanza alti.
L'idea di utilizzare un impiantino gel potrebbe aiutare nel limitare le spese, ma sono sempre stato un po' perplesso per quanto al rischio che possa finire qualcosa in vasca... oltre al fatto che magari m'esplode la bottiglia vicino al letto... per mia ovvia, quanto palese, incapacità manuale nel costruire il tutto
