| CLaudio Marze, non ho capito bene come ci lavori con questi ragazzi, ma stai generalizzando troppo, mi sa che ti becchi una selezione particolare.A Parte che come dice Paolo ragazzi in gamba ce ne sono, spero proprio che tu per sbaglio non l'avrai mai un figlio.
 
 Fare un figlio e' un atto d'amore, occorre generosita' e disponibilita', il resto sono scuse. Parti poi dal presupposto che sia scontato che tuo figlio prenda una certa strada... mica c'e' scritto nel DNA eh ?
 
 Il '68 ha avuto cose da buttare e cose da salvare. Il merito di aprire a tutti. Io non sono figlio di laureati e i miei nonni si erano fermati alle elementari o poco piu'. Eppure mi sono laureato.
 Ma l'accesso alle cattedre mi sembra sempre riservato a privilegiati.
 Non sempre in una famiglia dopo la laurea ci si puo' anche permettere di continuare a lavorare gratis o quasi. A me sarebbe piaciuto rimanere nell'universita'. Ma dovevo scegliere: o un lavoro serio che mi permettesse di sgravare i miei, o entrare in un giro di collaborazioni e borse di studio incerte e mal pagate, con un speranza di un posto che sarebbe svanita al primo figlio di tizio che si presentava.
 
 Poi ci sono gli eccessi. Alle superiori avevo un'insegnante per alcuni aspetti anche valida, ma che ci faceva mettere i voti da soli.... il voto piu' basso era '7' in quella materia.
 Io sono stato l'unico che voleva bocciare perche' ci litigai... dato che mi sono sempre dato da fare si trovo' tutti gli altri prof contro che la costrinsero a darmi 6.
 
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