Posso dirti la mia.
effettivamente sono "tessuti"
ma, nella loro forma originaria,praticamente inutilizzabili.
devono essere "accompagnati", arrotolati su una forma rigida che ne rappresenti la forma finale, e per far questo si utilizzano vari metodi, a seconda dei campi d'utilizzo del manufatto finito:
Ad esempio, per ottenere una tavola da surf, si crea un'anima (in polistirolo,resina o altro materiale distruttibile e/o leggero) e si fascia stendendo i vari strati orientati opportunamente, per dare la rigidità direzionale e torsionale desiderata a progetto.
Per realizzare un telaio per bici, al momento, la tecnica più utilizzata è l'Hydroforming, nel quale viene realizzata un'anima di partenza cava, con la forma e la geometria voluta, si avvolgono le fibre direzionali e poi, ad altissima pressione si compattano le stesse durante la fase di indurimento.
Il tutto deve essere catalizzato con resine opportunamente realizzate, e che sono strettamente legate alla materia prima che si intende utilizzare, quindi essiccato (cotto) in forno secondo specifica e quindi ricoperto dai protettivi del caso.
Questo, ad ampie linee, ed in sommi capi, per realizzare una struttura rigido-elastica (canne da pesca, telai per bici-moto, carter,scatole varie ed eventuali:
Per quanto riguarda strutture espressamente "morbide" quali vele (America's Cup docet !!!), giubbotti (Brema ne produce uno, mi sembra)...il discorso è diverso.
viene realizzato il tessuto utilizzando ANCHE fili in fibra.
Per i tagli senza rovinarlo.....boh....mai visto dal vivo
per le colle.....già risposto.
cià cià Ricca
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---- shallow + drop-off ...e la vasca fa tendenza -----
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