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Originariamente inviata da Marco AP
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Ripeto ancora... l'identificativo CITES č un sorta di carta di identitā dell'animale e ogni animale deve essere riconducibile ad un proprietario. Se questo non č possibile, allora l'animale č detenuto illegalmente.
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Il concetto del CITES infatti, oltre al controllo delle importazioni, dovrebbe essere proprio quello di sapere, quella talea, da quale madre proviene, dove e da chi e' stata pescata, quando e da chi e' stata importata.
Poi dato che attualmente non mi pare proprio vengano fatti controlli incrociati, si puo' importare 3 coralli di cui uno legalmente e 2 di contrabbando, ed usarae lo stesso numero di cites per tutti e tre. Una volta venduti chi se ne accorge piu' ?
Dato che l'impegno nostro dovrebbe essere di rispetto per la natura e quindi di ricercare di far funzionare il meccanismo, possiamo semplicemente ricordarsi del concetto di tracciabilita' ed operare al di la' di quanto dovuto legalmente con questo concetto.
Tenere un quadernetto con il numero di cites dei coralli che abbiamo, e la provenienza di quelli che non abbiamo, e copiare una riga quando scambiamo, non mi sembra tutta questa complicazione. Sempre nell'idea che le quantita' in gioco siano minime e che non siate commercianti, ovviamente.
Sarebbe anche interessante vedere se sfruttare qualche motore per fare una mappatura informale degli animali in nostro possesso. Clicckando su una madre poter vedere tutte le talee che ha generato, o viceversa, clickando su una talea vedere originariamente da che madre proviene.
Per chi spippola in odbms, php e roba simile non dovrebbe essere complicato.... lo sarebbe poi convincere la maggior parte degli utenti ad inserire i dati !!!