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    | ma io veramente stavo proprio facendo leva su: economicità, qualità, semplicità. | 
    
- quella buona non mi risulta si molto economica
- se costa poco spesso non è di qualità (acquaristicamente parlando)
- non è semplice da gestire, soprattutto per uno alle prime armi e che non si è informato su tutti gli effetti (benefici e non) di questo materiale
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    | Parlava di cardinali, suggerire quel fondo m'è venuto naturale | 
    
guarda che l'akadama non è mica la panacea per abbassare durezze e ph senza ricorrere a tagli con acqua osmotica e acidificanti...perchè il suo potere di assorbire i carbonati non è costante, all'inizio parte in modo massiccio e via via si esaurisce.
Per correggere i valori verso il basso, il binomio è sempre osmosi+acidificanti (naturali o co2).
Per i cardinali il fondo ideale è un "basta che non sia calcareo".
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    | Certo..se non si sa che l'akadama ti ammazza il kh e ci si inseriscono i guppy. | 
    
l'ammazzarti il kh non va bene nemmeno con pesci di acque tenere...anzi, qui forse è ancora più pericoloso perchè perdi quel minimo di effetto tampone (soprattutto se non ricorri alla torba, che in acque con durezze quasi nulle è lei a "far le veci del kh"...ma anche qui sono gestioni particolari e oltretutto off-topic)
ultimamaente sembra che si consigli l'akadama tanto per, senza pensaci bene.......mi sembrano più le persone che la usano o la suggeriscono per moda più che per veri benefici, come se si diventasse automaticamente Takashi Amano solo perchè si usa la superfiga akadama e non del banale sottofondo fertile o "peggio ancora" solo ghiaietto con qualche tabs