Visualizza un messaggio singolo
Vecchio 23-01-2012, 02:54   #9
yevhaud
Guppy
 
L'avatar di yevhaud
 
Registrato: Jan 2006
Città: Pavia
Acquariofilo: Dolce
Età : 43
Messaggi: 248
Foto: 0 Albums: 1
Post "Grazie" / "Mi Piace"
Grazie (Dati):
Grazie (Ricev.):
Mi piace (Dati):
Mi piace (Ricev.):
Mentioned: 0 Post(s)
Feedback 0/0%

Annunci Mercatino: 0
Ciao, grazie delle risposte, ma avrei alcune domande:
perchè il fondo rischia di rimanere senza ossigenazione?? Dal mio punto di vista il gravelit in quantità ben maggiore dovrebbe garantire un'ossigenazione discreta(certo non ottima)
DA un'intervista a Guarraci:

"Nelle vasche non gestite col "metodo Guarraci" quale fondo sei solito utilizzare?

Risposta:

Due divisioni nette:

A. Se è per un neofita o semplicemente per chi non ha molta esperienza preferisco suggerire e allestire con un fondo composto da gravelit miscelato ad un fondo fertile (commerciale) e poi ricoperto da un ghiaino fine (1 o 2 mm di granulometria), questo permette di creare acquari base (poca luce e piante sciafile) fino ad acquari più "spinti" con fertilizzazioni in colonna di macro e micro e illuminazioni più potenti, permette una buona circolazione dell'acqua nel fondo, un buon insediamento batterico e semplicità nel reintegrare con pastiglie o tabs.

B. Nel caso dovessi allestire per me o per chi ha più dimestichezza/tempo .... senza dubbio akadama...
Ricordo ancora il mio primo vero acquario: ho fatto sei mesi di tirocinio con un fondo inadeguato (già presente nella vasca usata che avevo acquistato) poi man mano mentre studiavo, mettevo in pratica (con discreti risultati) sentivo la necessità di cimentarmi coi prati e con qualcosa di diverso da quella vasca troppo poco naturale per me, trovai dunque la ricetta per realizzare il fondo in akadama e mi ci buttai dentro!
Trovai la terra ma non la pozzolana, al che parlando col negoziante del garden mi feci consigliare qualche supporto simile, nella ignoranza di entrambi trovammo qualcosa di superiore alla pozzolana, il lapillo lavico (fortuna del principiante!).
L'ottima esperienza è stata poi ripetuta in altre vasche fino a diventare ormai una mia consuetudine allestire con osmocote, lapillo (lavato) e akadama (lavata)."

Direi ricado nel caso A, ti ringrazio della segnalazione, non conoscevo Guarraci ma questa è ancora di più una conferma che non sono andato del tutto fuori strada, mi piace sperimentare e sono davvero curioso di vedere cosa salta fuori ovviamente concordo anche qui con lui ....

"Quando allestisci da zero un acquario, con fondo e materiali filtranti nuovi, piantumi subito o preferisci prima far maturare fondo e filtro senza flora a luci spente e solo in un secondo momento passare all'inserimento delle piante?

Io piantumo sempre il giorno in cui allestisco, con un criterio preciso... la massa vegetale in primis, inizialmente non curo troppo il layout ma preferisco indirizzare la vasca ad una maturazione biologica, anche per questo suggerisco di non interrare legni e pietre ma di disporle senza troppa cura nella vasca appena allestita, si potranno sempre spostare quando le piante saranno cresciute!
Inserisco un gran numero di varietà, lo ritengo fondamentale, sia a rosetta, epifite o a stelo, ogni tipo e ogni varietà ha le sue esigenze e non è detto che tutte crescano allo stesso modo, magari alcune nella nostra vasca cresceranno talmente bene che prenderanno il posto di quelle che ci eravamo prefissati di inserire nel layout...
A maturazione avvenuta potremo ridurre o eliminare alcune varietà per lasciarne altre e raggiungere anche l'estetica desiderata."

Quindi chiedo Viniciolo, perchè rischierei un algario al 99,9% le piante sono i loro naturali competitori??
yevhaud non è in linea   Rispondi quotando
 
Page generated in 0,10171 seconds with 13 queries