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Lo spunto viene da un paio di riflessioni:
- in un acquario di un utente era uscita la proposta di sfruttare l'altezza sproporzionata della vasca per costruire un paludario o quantomeno una zona emersa...Questa zona potrebbe aiutare a ricreare la stagione secca e la stagione umida, con il relativo innalzamento/abbassamento delle acque e le modifiche relative alla zona emersa che diverrà sommersa.
- un altro aspetto potrebbe essere quello relativo al movimento dell'acqua e alle ore di luce: in una determinata stagione potrebbero esserci più ore di luce e meno corrente (riduzione della portata del filtro), viceversa in un'altra ci sarà più movimento d'acqua per simulare la corrente!
- sempre sul post citato prima si era parlato anche di adeguare l'alimentazione sia per quantità sia per tipologia alla stagione;
Alla fine sono tutte cose molto semplici da fare
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Oddio, molto semplici direi proprio di no, anzi, direi molto difficili...già è una bella sfida variare pH, conducibilità, temperatura e movimento per simulare le condizioni ambientali (molto spesso difficili da reperire)...se poi ci mettiamo altezza della colonna d'acqua, ore di luce e alimentazione beh...direi proprio che rasentiamo il livello massimo di acquariofilia!
Più che altro, direi che tutti questi accorgimenti di solito (e per fortuna!) non sono necessari, basta variare pochi parametri anche per riprodurre e avere successo con specie difficili...e li trovo anche inutili a dir la verità, semplici esercizi di dialettica, anche perché, come fa ben notare Patrick qualche pagina indietro, a questo punto bisognerebbe aggiungere anche tante variabili, come ad esempio i predatori...non vorrei che la passione acquario diventi un incubo a forza di inseguire la Natura!
