L'acqua alle pendici dell'Etna è notevolmente dura, parliamo di un residuo secco di 860 mg/l e una conduttività di 1150, per non parlare poi della presenza non in traccia di sodio 125,6 mg, cromo 25,7 piombo 1,07 vanadio 50 , solfato 119 alluminio 20,8, ammonio0,3 ,nitriti e nitrati ecc, ecc, questo è quanto scritto sulle analisi riportate in bolletta ( sulla cui attendibilità.... ognuno ha le sue ipotesi di veridicità) certo non mi esalta molto leggere che essa è ai limiti dei valori parametrici previsti, quindi capite che anche se non ho discus ma poecilidi sono obbligata a far decantare l'acqua un giorno in più.
Dunque la mia acqua ha una durezza di 38 gradi francesi, al secondo giorno di decantazione, senza essere assolutamete mossa e prelevata dalla superficie, arriva a 20 gradi di durezza.
Sul biocondizionatore, ognuno ha le sue tesi, oltre all'azione chelante, i migliori possiedono estratti naturali ( aloe ecc..) che hanno un'azione umettante su branche e pelle e che aiutano i pesci a superare lo stress del cambio acqua che anche se di pochi litri, in rapporto all'ambiente in cui vivono , è sempre traumatico.
Acqua del rubinetto calda.... ASSOLUTAMENTE NO! Passando dai tubi di rame degli scambiatori cedono rame che è tossico per pesci e in maniera particolare per le caridine.
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Tutto ciò che è "diverso" ci arricchisce poichè ci pone davanti realtà alternative su cui riflettere
ne sarai avverso solo nel caso in cui contrasta con i tuoi interessi personali, in quel caso, la denigrazione è l'arma per non gestirlo
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