Dany, non diamo però la colpa solo a chi governa... e i corporativismi che hanno bloccato ogni tipo di tentativo di cambiare un pò le cose? non prendiamoci per un popolo di gente integra, da decenni non esiste più un concetto di unità e di fare qualcosa perchè serve alla nazione oltre che a noi stessi. Dagli ordini professionali ai sindacati, sono tutti colpevoli ... leggendo bene la storia vedrai che il popolo tedesco e quello giapponese hanno "ricostruito" sulle loro macerie, forse perchè consapevoli di avere un dopoguerra da superare tutti insieme.
Da noi si è ripartiti come se la guerra l'avessimo vinta, sfruttando i soldi degli americani i quali, e questo forse non tutti lo sanno, nei patti stipulati con la fine della guerra imposero che tutte le aziende italiane che negli anni 20

erano all'avanguardia (vi faccio il solo esempio dell'industria aeronautica che era la prima al mondo) con il dopoguerra fossero obbligate a svolgere funzione di supporto/manutenzione, ecc e non facessero sviluppo tecnologico. Insomma, in cambio di soldi dovevamo supportare semplicemente il prodotto USA.
Il boom degli anni '60? gonfiato, voluto strategicamente per far sentire l'Italia parte del blocco occidentale. Da allora, debiti e debiti ... e strategie industriali/economiche/politiche nulle, tutto era pensato per il futuro immediato...quei pochi che hanno cercato di pensare a politiche diverse di largo respiro sono stati annullati (vedi Olivetti, Mattei). Mi dite come mai Natta, premio Nobel italiano per la chimica con il prodotto Moplen ha portato l'Italia al primo posto nella chimica mondiale per poi vedere il settore affondato?
Il passaggio alla lira darebbe un pò di respiro (che pure serve) ai settori non di tecnologia spinta, sul resto noi siamo all'anno zero ... salvo poi a sentirci raccontare la favola che siamo il 7mo -8vo paese al mondo