Bene...credo di essermi presentata in modo davvero odioso e di questo mi dispiace sinceramente.
Non era mia intenzione proporre come buono il mio modo di gestione delle vasche ne tanto meno inquinare i post di altre persone.
Ho letto cio che mi avete consigliato, sulla decalcificazione biogena:
|
|
Quote:
|
|
|
Quote:
|
Argomento interessantissimo! Dunque quando da una soluzione contenente
CaCO3 + H2O + CO2Ca = ( HCO3)2 viene allontanato il diossido di carbonio
(CO2), il risultato è la formazione di un sottile precipitato polverulento
di carbonato di calcio (CaCO3).
La stessa cosa è responsabile della formazione di stalattitis e talagmiti,
poiché l’evaporazione dell’acqua dalle gocce che cadono nelle cavità carsiche
provoca la sedimentazione della CaCO3.
Succede anche quando mettiamo a bollire l'acqua per la pasta,
infatti l'ebollizione elimina la CO2 presente nell'acqua, semplicemente
perché la solubilità del diossido di carbonio (CO2), essendo un gas disciolto,
diminuisce fortemente con l'aumento della temperatura e quindi viene
allontanato dalla soluzione acquosa Ca(HCO3)2 = CaCO3 + H2O + CO2,
o in un acquario per assorbimento da cellule vegetali (piante),
dando così luogo ad una “polverina bianca”, trattasi per l’appunto
del precipitato di carbonato di calcio (CaCO3), che è il maggiore componente
del calcare sciolto nell'acqua ed il principale responsabile della durezza
del carbonato (KH), che gioca un ruolo fondamentale
per la stabilizzazione del pH.
Somministrando CO2 sicuramente le piante non devono correre
ai ripari estraendo CO2 dalla Ca(HCO3)2, ma meglio non
esagerare troppo con la CO2 pura, poiché oltre i 60mg/litro
é tossica per i pesci,
ciao ciao .
|
|
dico la verità, ne avevo sentito parlare ma non in modo tanto approfondito, e rispetto ai suggerimenti sui componenti di GH e KH:
|
|
Quote:
|
In acquariofilia si misurano due tipi di durezza dell'acquail:
- GH che è la durezza totale composta da solfati, bicarbonati e carbonati.
- KH che è durezza carbonaticao temporanea, determinata essenzialmente da carbonati e bicarbonati di calcio e magnesio;
Il KH è importante negli acquari di acqua dolce perchè:
1) fa da "tampone" alle oscillazioni di PH per questo è necessario che in vasca non sia mai < 2°/3°;
2) perchè insieme al PH stesso determina il quantitativo di CO2 da erogare;
Nell'acqua delle nostre condutture domestiche (dell'acquedotto), salvo eccezioni, si misura una durezza da media ad alta, infatti questa presenta:
- GH > 10°d
- KH > 7°/8°
- PH > 7.5
La maggior parte dei pesci tropicali e le piante necessitano di acqua con bassa durezza (GH compreso tra 5° e 10°)e leggermente acida (Ph circa 7).
Per avere acqua con queste caratteristiche è necessario riduurre la durezza totale (GH) mantenendo però un'adeguata durezza carbonatica (KH)in quanto un valore molto basso, potrebbe rendere instabile l'acqua e far variare il pH anche di alcune unità.
Il valore ottimale sia per la maggior parte dei pesci tropicali che piante sarebbe un KH di 4°/6° e un GH di 8°/10°.
COME SI ABBASSA LA DUREZZA TOTALE(GH): utilizzando acqua d'osmosi inversa da miscelare con acqua del rubinetto (genere rapporto 1:1) questo comporta inevitabilmente una riduzione anche del KH per questo è necessario reintegrarlo.
COME SI ALZA IL GH: in casi particolari può risultare necessario aumentare solo il GH, è possibile farlo usando due soluzioni:
Soluzione 1: sciogliete circa 70 g di Cloruro di Calcio anidro (CaCl2) (reperibile anche come integratore per il marino) in 400 ml di acqua RO (meglio farlo in un pentolino perché svilupperà calore). Questo sale è di più facile reperibilità come forma idrata che però ne dovrete usarne una quantità circa doppia (140 g in 300ml di acqua RO). Una volta sciolto il sale, portate la vostra soluzione al volume di mezzo litro con acqua RO.
Soluzione 2: sciogliere circa 77 g di solfato di magnesio eptaidrato (MgSO4) (reperibile in Farmacia come Sale inglese) in 400ml di acqua poi portate al volume di mezzo litro con acqua RO.
Dose: 1 ml di ognuna di queste soluzioni aumenterà il GH di un litro di acqua RO di circa 5°d mentre di due litri di 2,5°d.
Conservate le bottiglie al riparo dalla luce in un posto sicuro. Potrebbe sviluppare delle muffe, quindi non preparatene troppa se non siete sicuri di consumarla in 5-6 mesi.
COME SI ALZA IL KH: un modo semplice ed economico di alzare è quello di utilizzare una soluzione di Bicarbonato di Sodio (quello per uso alimentare) nelle dosi da me sotto elencate:
- uso in soluzione: sciogliere 80g di Bicarbonato di sodio in 0,5L di acqua d'osmosi (utilizzate una bottiglietta di plastica da 1/2 litro), 1ml di questa soluzione alza di 5°d il KH di un litro d'acqua.
- uso diretto: bicarbonato di sodio pari a 6-8gr (cucchiaino da tè) in 50L d'acqua aumenta il KH di circa 4°-5°.
In acquari molto piantumati si può usare una miscela di miscela di bicarbonato di sodio (NaHCO3) e di bicarbonato di potassio (KHCO3), questo è utile per le piante essendo il potassio un macro-nutriente che in acqua tende a scarseggiare.
Per piccole variazioni o per modifiche occasionali, si può usare anche solo il bicarbonato di sodio. Inoltre il bicarbonato di potassio è più difficile da reperire.
Scogliere circa 37g di NaHCO3 e 44g di KHCO3 in mezzo litro di acqua RO, 1ml di tale soluzione alza di 5°d il KH di 1 litri di acqua RO.
Prima si alza il KH della acqua di tutto la vasca, aggiungendo la quatità necessaria all'acqua del cambio, poi successivamente bisognerà alzare KH solo dell'acqua dei cambi.
In ogni caso in acquario è sempre consigliabile avere un valore di KH = 5° "circa" quindi dove si misurano valori molto inferiori intervenire come indicato.
Tenete conto che la nitrificazione consuma, la durezza carbonatica. Se questa è abbastanza elevata e viene integrata mediante cambi dell'acqua regolari, non si rilevano problemi.
Se, invece, l'inquinamento da mangime è consistente e la durezza carbonatica bassa, si può arrivare al consumo totale della durezza carbonatica con conseguenti sbalzi di pH.
|
Ho fatto anche le analisi delle acque e sebbene per i miei parametri siano più o meno corrette mi rendo conto che non lo sono in base a quanto ho visto sui profili degl'iscritti al forum con acquari molto piantumati, per questo non li ho ancora inseriti

Ho il KH che rasenta i 4 e il GH a 8.
Il problema potrebbe essere questo?
La mia conclusione è che sebbene fornisca CO2 in abbondanza il basso livello di carbonati lo rende vano, è possibile?
Per questioni di tempo le mie piante sono varietà di anubias, di cryptocaryne e aponogeton con buona corrente superficiale e a fondo vasca, il probòema mi si presenta sulle foglie di anubias gigante più vicine alla luce o comunque a centro vasca, la mia illuminazione è T8 25W bianche e rosa alternate nella vasca da 220 due bianche e una rosa ,forse dovrei rivedere anche l'illuminazione?
Avevo pensato di aprirli ino per volta per valutare se quello a plafoniere fosse un sistema migliore, cosa ne pensate?
|
|
Quote:
|
|
3) La CO2 in acqua forma acido carbonico (non carbonatico), che non "sottrae potassio, magnesio e sodio alla soluzione acquosa cenerando i carbonati", che sono "elemento indispensabile per la respirazione vegetale" solo per alcune specie, non tutte prediligono l'assorbimento di carbonati (ci sono topic illuminanti in proposito in alcune discussioni vecchie)
|
Quali sono le piante che favoriscono i cerbonati per assimilare CO2?E le altre, quale chimica usano?
Grazie da subito per i vostri preziosi consigli!