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Vecchio 25-12-2011, 16:31   #1
Giuseppe C.
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L'evoluzione dell'integrazione di O2 da OXIDATOR fai da te, a reattore con O2 gassoso

Dopo aver letto molto, ho appreso l’importanza di avere un buon livello di ossigeno in un acquario, specialmente quello marino. Il livello in natura è di circa 8mg/l mentre nelle nostre vasche difficilmente si superano i 4-5 mg/l.
Alla luce di questo dato e in attesa di trovare un dosaggio di ossigeno più preciso per incrementare la quantità in vasca, ho realizzato questo semplice impiantino per “OXIDATOR fai da te”.
Dopo aver letto diverse discussioni su forum e indicazioni su vari link, ho riassunto i dati più importanti delle varie esperienze.
Per iniziare dovevo trovare un contenitore che fosse stagno, trasparente, resistente e stabile:
ho deciso per questo da 1lt, in acrilico con guarnizione per tenuta stagna con un costo di 3€
Ho segnato un paio di livelli per regolarmi con i dosaggi di riempimento



Ho iniziato le modifiche forando il coperchio in plastica con punta da 7mm all’interno del quale ho inserito due passacavi in gomma (uno sopra e uno sotto) che faranno da guarnizione tra il coperchio e un pezzetto di tubo rigido per tubo da areatore.



Sotto il coperchio, ho fatto un foro che ho filettato all’interno del quale ho inserito una vite da 3mm in teflon, dove appenderò tramite filo di nylon il catalizzatore.



Per il riempimento, ho utilizzato 400ml di acqua ossigenata a 130 volumi che diluito con 300ml di acqua d’osmosi. Ho trovato questo prodotto in confezione da 800ml in farmacia a 8€.
Per sicurezza è bene arrivare con il livello del liquido a non menodi 2-3cm di spazio dal tubetto che oltrepassa il coperchio.
N.B. usate guanti in lattice e fate massima attenzione, quando maneggiate acqua ossigenata con questa concentrazione dato che è decisamente corrosiva.



Il dubbio maggiore era sul tipo di catalizzatore da usare, pertanto ho fatto alcune prove con i materiali citati nelle varie discussioni. Questi i risultati:
1) la barretta della SHG (quella grande per modello A) che vedete a destra, produce pochissime bollicine e di piccolissime dimensioni, pertanto non è efficace per il nostro scopo
2) per provare l’argento, ho utilizzato un vecchio braccialetto. La produzione di bolle d’ossigeno è buona e non rilascia sostanze nell’ acqua ossigenata
3) per il piombo necessita fare alcune considerazioni in più. Premetto che è indispensabile grattare il piombo con cartavetro fine, prima di usarlo. Ho iniziato usando una lastrina da 15 grammi, ma ho dovuto estrarla quasi subito per la violenza nel produrre bolle, oltre a scaldare il liquido e a sporcarlo leggermente. Quindi ho tagliato più volte la lastrina fino ad arrivare a un pezzo da 3 grammi. A questo punto poteva essere adatta ma dato che la soluzione perdeva limpidezza, ho scartato il piombo e deciso per l’argento.



Nella foto seguente, è visibile l’argento con la produzione di bolle e micro bolle alla base del contenitore.



A questo punto non ho dovuto fare altro che collegare il tubetto rigido posto sopra il coperchio, con un raccordo che preleva l’ossigeno e lo convoglia nello schiumatoio.



Lo strumento redox sarà quello che mi darà indicazioni sul funzionamento o meno dell’OXIDATOR oltre a fare misure con il test per l’ossigeno della Salifert.
Buon lavoro a chi vorrà cimentarsi con questa realizzazione.
ciao
Beppe
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Le cose più belle della vita o sono immorali, o sono illegali, oppure fanno ingrassare... George Bernard Shaw

Ultima modifica di Giuseppe C.; 26-11-2012 alle ore 22:46.
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