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Originariamente inviata da Ink
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Come già detto, la luce è un fattore molto più determinante nelle nostre vasche rispetto alla natura, dove svolge un ruolo molto meno importante. In mare i valori di inquinamento sono zero e le zoox non hanno a disposizione tutti gli inorganici che sono presenti nella nostre acque. L'azoto inorganico in pratica non esiste e l'organico è abbondante e riciclato immediatamente. In pratica è presente solo all'interno delle molecole di organismi viventi, che vengono mangiati e trasformati. Il corallo, riceve dalle zoox molto meno di quanto prende nelle nostre vasche e riceve in modo continuativo cibo per sopperire alla sue necessità: di giorno dalla cacca dei pesci, che consumano qualunque cosa si muova, e di notte mangiano direttamente plancton, di tutte le dimensioni.
Nelle notre vasche, al contrario, IMO, la luce ha il ruolo fondamentalmente di far crescere alghe e microorganismi fotosintetici il cui scopo per noi è di ridurre gli inquinanti, togliendoli alle zoox, fino a superare un punto in cui esportano più di quanto è disponibile. A quel punto bisogna capire che la luce può anche essere troppa. Infatti molte persone prima di me si sono accorte che, oltre alla la potenza delle lampade, conta molto anche la durata del fotoperiodo. La durata dell'illuminazione è una sorta di regolatore di esportazione di nutrienti a mio parere...
Mi sto convincendo, vedendo molte vasche e parlando coi loro proprietari, che si ha necessità di alimentare solo quando si arriva alla condizione di reale povertà di nutrienti organici e non. Prima è invece inutile e bisogna privilegiare la la stabilità del sistema, a partire dalla triade.
Le zoox alla fine sono vegetali e necessitano di ciò che i vegetali consumano, ovvero N, P e K. Il resto glielo diamo già abitualmente, ossigeno, CO2 e acqua.
Da una parte diamo luce, dall'altra diamo la quantità minima indispensabile di cibo ai pesci e gli inorganici si abbassano fino a quando non basterà più a tutto il marronaio (ovvero alghe) che abbiamo in vasca. Ovvio che sta poi al manico di chi conduce capire quando la luce va ridotta e va dato qualcosa da mangiare per tenere i coralli in salute. La popolazione di pesci ed il quantitivo di cibo che viene loro fornito rientra naturalmente in questo equilibrio.
Tanto più si mantengono bassi i valori di organico e non, tanto più i coralli diventano "dipendenti" dall'alimentazione esterna e basta davvero poco a far saltare tutto, poichè basta che intervenga qualunquq fattore, anche un semplice aumento dei batteri, che consumi di più, togliendo cibo ai coralli, per farli crepare. Questo è il rischio e così è come interpreto io, ora, il funzionamento di una vasca. Probabilmente tra 6 mesi avrò cambiato ancora idea, visto che 6 mesi fa le vedevo diversamente.
Aspetto e spero commenti, positivi o negativi, ma costruttivi, per portare avanti un argomento che è sempre stato di massimo interesse e dibattito.
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luca quindi la luce riveste nei nostri acquari una importanza che nel mare non ha giusto?
in mare si riescono ad ottenere quelle colorazioni anche senza molta luce poichè tutto il resto gira alla straperfezione e i coralli si colorano senza sfruttare l'aiuto delle zooxanthelle giusto?
nelle nostre vasche invece dove la stabilità della triade, il movimento, e l'alimentazione sono artificiali ci deve essere il grande aiuto della luce,luce forte?
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Originariamente inviata da giangi1970
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Perdonami Frank...
Ma a meno che io non abbia fatto casino tra quello misurato dal testo che hai riportato tu e varie misurazioni fatte per vedere i PAR svilippati con Led T5 e Hqi mediamente a fondo vasca(60cm) arrivano si e no 150 PAR..vacendo un media sia chiaro....
Sulla Sperfice,sotto 10cm d'acqua,quando e' molto forte parliamo di 350 PAR di media....parlo di luce artificiale....
Quindi,sempre se non ho fatto casino e se la matematica nn e' un'opinione,a 3 metri (anche perdendo il 90% della potenza,con la luce solare arrivano 550 PAR....che sono il doppia di quello che puo' garantire la miglior illuminazione artificiale che esista...
Ti ripeto..
E' probabile che sti facendo io casino tra PAR MOL LUMEN e altro...ma parlare di sovraddossaggio di luce.....
AAAAAAA....se ho fatto casino come al solito mi ritiro mestamente dalla discussione e cerco di imparare qualcosa...
Son d'accordissimo con Sheva......
per quanto ci sforziamo non riusciremmo mai e poi mai ad avere una qualita' dell'acqua anche lontamanete alta come quella del mare...
Certo...certe colorazioni si posso avere....ma se parliamo di qualita dell'acqua...siamo molto lontani....
Lupo....e' una vita che gli allevatori o serre usano gradazioni molto piu' tendenti al BLU che ai bianchi...pero' li e diverso...
I maggiori coltivatori o allevatori(parlo di serre non di chi alleva in mare) fanno due fasi..
Un di crescita dove l'animale e sotto luci da 6500° che stimolano moltissimo la crescita ma non la pigmentazione...poi sotto luci tendenti molto al blu per colorarle....
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giangi ho dovuto leggere quell'articolo almeno una decina di volte..ma questo già lo feci tempo fa..
fu poi ink a spiegarmelo alla perfezione;
ti assicuro che con i sistemi artificiali si riesce benissimo a sovradosare irradiazione luminosa rispetto a quella naturale;
e ti assicuro che i coralli del video che ho postato si colorano in quel modo e a quella profondità poichè in natura la luce passa in secondo se non in terzo piano..poichè tutto il contorno chimico-biologico è come un orologio svizzero..e il corallo per campare (crescere) e colorarsi può fare a meno delle zooxanthelle..a meno rispetto ai canoni acquariofili.