Ciao ragazzi, sono Sergio, e mi permetto di intervenire nella discussione. Nei terrari umidi lo sterile è un concetto un po' vago perchè in realtà non esiste, e non è nemmemo auspicabile che esista, un substrato sterile. Assieme alle muffe, per così dire antiestetiche e più visibili, ne coeesistono tante altre che sono di somma importanza per una buona gestione di un substrato, senza contare i molteplici funghi microscopici, i batteri vari, gli acari, i nematodi, alcuni rotiferi, i terdigradi e tanti altri buoni decompositori o micropredatori nascosti. L'introduzione di decompositori più grossi in grado di "lavorare" detriti più visibili è sempre coadiuvato da questo esercito di lavoratori invisibili e instancabili. Per esperienza vi posso dire che vanno bene i lombrichi, gli oniscidi, gli enchitrei (come già suggerito da voi) ma anche i collemboli, cosi piccoli da non essere considerati dai tritoni, ma in grado di lavorare bene. Gli oniscidi tropicali sono si tropicali ma con riserva e in realtà, vi posso assicurare che, nei mesi freddi, se non sono esposti a temperature polari, rallentano semplicemente il loro metabolismo e non si riproducono fino a tempi migliori. Penso che il concetto del "substrato vivo" sia molto simile a quello degli acquari naturali. Vantaggi veramente molteplici: pulizia, assenza di odori o buon odore di sottobosco e...cibo vivo di prima qualità! Facciamo fare alla natura dunque, quando è possibile. Ciao e grazie di avermi letto...
