Vero, ma mi sono sempre domandato quanto, nel lungo periodo, la simbiosi "forzata" (perchè di quello si tratta) giovi sia ai pesci che agli anemoni, in termini di stress per esempio per le mucose del pesce. Per lungo periodo intendo ovviamente mesi, se non anni. Anche negli acquari pubblici il pagliaccio classico, l'ocellaris, l'ho sempre visto al massimo in simbiosi con l'Entacmaea quadricolor, oppure con le sue specie tipiche. L'E. quadricolor infatti è moderatamente urticante, rispetto al altre attinie.
Secondo me per un allevamento realmente ottimale, è meglio associare le specie che formano la simbiosi anche in natura, indipendentemente dall'origine wild o cb del pesce.
Sarebbe interessante stabilire perché a volte i pesci in acquario non entrano negli anemoni specifici: difetti genetici che la selezione naturale non elimina in cattività, mancanza di stimoli ambientali (presenza di predatori) oppure semplice caso?
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"Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza"
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