Sante parole!
Era un po' di tempo che rimuginavo su quest'idea. Dirò di più oltre che pochi, i pesci, mi piace anche che siano piccoli, perchè possano godere appieno degli spazi che offriamo loro. (Per i cm stesso discorso che per i litri: se la lunghezza minima di una vasca per neon è un metro, non è detto che in due metri di vasca non possano starci...) D'altra parte in natura, a parte situazioni e casi particolari (vedi laghi africani (?) e/o stagioni secche nel bacino amazzonico), la densità non è mai elevata come quella che si trova in un acquario "tipico" e tipicamente sovrappopolato.
D'altra parte indicherei la sottopopolazione, al pari della fitta piantumazione, come elementi cardine per l'ottenimento di un equilibrio che sia non precario ma estremamente stabile. Dovrebbe essere un vero e proprio "dogma" per i neofiti, la ricetta dei primi successi acquariofili. Senza dimenticare che la scarsa popolazione potrebbe garantire lo sviluppo e soprattutto il mantenimento di una microfauna (non solo le classiche lumachine -assolutamente determinanti per l'equilibrio- ma anche planarie o altri invertebrati) che altrimenti sarebbero costantemente e continuamente predati. (e che forse sono interessanti almeno quanto i vertebrati!)
Nonostante ciò, parlando con alcuni appassionati e con negozianti comunque assennati, ho avuto non poche critiche e constatazioni relative allo "spreco" della vasca per specie particolarmente piccole. Io credo che alla base di tutto ci siano due concezioni diverse dell'idea acquario, una prima, pur giusta, ma magari più elementare che vede l'acquario esattamente ed esclusivamente in funzione dei pesci. Una seconda, magari un po' più matura, che vede l'acquario come 5 vetri all'interno dei quali non sia racchiuso solo un angolo di natura ma un vero e proprio ecosistema che sia il più possibile tendente alla stabilita (e dove il limite massimo sia rappresentato dalla chimerica autovasca)
Detto questo vi presento il mio 120 litri densamente popolato 