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Vecchio 13-11-2011, 23:48   #6
valentina84
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Originariamente inviata da stefano66 Visualizza il messaggio
Originariamente inviata da valentina84 Visualizza il messaggio
Stefano, il rapporto redfield non e' altro che il giusto equilibrio tra po4 ed no3, sballandolo si avranno gravi conseguenze, nel mio caso la perdita di coralli vari.
Non e' altro che chimica
non voglio fare polemica ... solo chiarire perchè mi sembra ci sia confusione
il giusto rapporto per cosa ??
in rete si trova puoi leggerlo ...... capirai che con le nostre vasche non c'entra nulla

La composizione media di queste sostanze per gli organismi fototrofi marini è espressa dal rapporto di Redfield, che definisce le proporzioni molari di C/N/P come 106/16/1. Una concentrazione carente, nell’ambiente, di un solo elemento del rapporto di Redfield è sufficiente per limitare la crescita delle micro/macroalghe (legge di Liebig). Il carbonio (C) è derivato dalla presenza di CO2 ed è sempre abbondantemente disponibile.

nessuna polemica, qua si cerca tutti quanti di migliorare.
Tu parli a livello teorico, di molecole e di atomi facendo un discorso generalizzato di cio' che succede in natura nei vari casi. che puo' accadere in un ambiente d'acqua, un lago tanganika, nel nilo o nel mar rosso. qua invece si parla di ambienti artificiali che puntano a riprodurre ambienti naturali, quali le nostre vasche. il rapporto redfield, tradotto nelle nostre vasche e' semplicemente l'aquilibrio di nitrati e fosfati, nulla di piu'.
La legge di liebing che tu citi, dice che una pianta ( nel nostro caso i coralli) puo' crescere a seconda di diversi fattori, luce o minerali nutrienti (nitrati, fosfati). In caso di equilibrio, se la quantita' di queste sostanze diventa scarsa,rende limitata la crescita.
uno squilibrio, invece puo' essere fatale perche' il corallo o pianta che sia, avendo per esempio, no3 disponibili o po4 assenti o viceversa, avra' si, la spinta per crescere, ma non avra' il giusto apporto di nutrienti per far si che cresca in salute e quindi, nel caso della pianta osserveremo un deperimento, nel caso di un corallo, bruciatura dalle punte ( particolare fotosensibilita'),graduale spellamento, rtn e infine morte.
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Fabrizio De Andrè
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