Discussione: ciclo dell azoto
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Vecchio 03-11-2011, 23:29   #3
franconapoli
Ciclide
 
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Originariamente inviata da stefano66 Visualizza il messaggio
Originariamente inviata da franconapoli Visualizza il messaggio
ma infatti non devi fare arrivare la co2 in vasca quello e kiaro ,ma se sciogli i carbonati i batteri li utilizzano traendone la co2

non so se è un altra boiata ma l ho letto da qualche parte sul forum........

poi comunque della co2 che immetti nel reattore qualcosa andra in vasca è inevitabile
i batteri cosa se ne fanno della co2 ?
la co2 serve per fare la fotosintesi ....... se all'uscita del reattore metti della corallina neutralizza la co2 residua
come i batteri che se ne fanno della co2.............
i nitrificanti non usano carbonio inorganico per la loro ploriferazione???????
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copias e incolla di parte di articolo
Oltre alla classificazione precedente i batteri vengono suddivisi anche per una altro aspetto: la capacità di costruire da sé le molecole complesse ( come zuccheri, amidi) partendo da fonti di Carbonio inorganico o di sfruttare la presenza di Carbonio organico già presente. Gli organismi autotrofi, come pure le piante fotosintetiche, posseggono la capacità di sfruttare il Carbonio inorganico contenuto nella CO2, mentre gli eterotrofi hanno bisogno di materiale organico per l'assimilazione del Carbonio necessario alla loro vita.
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continua
I batteri che trasformano i nitriti in nitrati sono ancora più lenti nella proliferazione rispetto a quelli precedenti ( fino a 140h ). Questi batteri appartengono ai famosi Nitrobacter e Nitrococcus anche se le ultime evidenze scientifiche hanno messo in luce soprattutto i Nitrospira.

Entrambi i gruppi dei batteri nitrificanti sono autotrofi, ricordandoci che ciò significa che generano da soli il loro carbonio organico. Per questi batteri la fonte primaria di carbonio inorganico ( da qualche parte devono comunque prendere l'elemento carbonio ) è la CO2. Alcuni studi, comunque, sembrano aver evidenziato anche una certa capacità di utilizzare anche carbonio organico oltre che alla fissazione della CO2 e l'ossidazione dell'ammoniaca e dei nitriti che qui abbiamo descritto, anche se questa inversione verso un atteggiamento eterotrofico sembri piuttosto saltuaria.

Ricapitolando: il processo di nitrificazione prevede, ad opera di batteri autotrofi, la costruzione di molecole di carbonio organico partendo da un substrato inorganico ( CO2 ) e tale fissazione abbisogna di energia che viene fornita dal substrato di ammoniaca, ammonio e nitriti che forniscono elettroni durante tale processo come forma di energia chimica per rendere ciò attuabile. Il tutto è controllato da un'intensa attività enzimatica. Il prodotto finale è la formazione di nitrati che ad opera di un processo che vedremo in seguito, chiamato denitrificazione, rende di nuovo disponibile l'azoto gassoso affinché il ciclo possa ricominciare

Ultima modifica di franconapoli; 03-11-2011 alle ore 23:34. Motivo: Unione post automatica
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