Conosco gente che si immerge spingendosi sempre più in profondità solo per il gusto di farlo in incoscienza e senza rispetto per la vita sua e di chi gli vuole bene...non è un lavoro..è solo una voglia..è vero che nella vita qualche rischio bisogna prenderlo e chi di noi non ha fato qualche caxxata più o meno grossa..ma mi chiedo, (senza parlare solo del caso del momento, anche perchè come ho già scritto, per rispetto, non mi sembra il momento per giudicare le sue azioni e le sue scelte), perchè cercare il limite nonostante sappiamo già che in molte cose che il rischio nell'andare "oltre" è elevato a potenza..
stare dentro il limite di "sicurezza" non potrebbe bastare? ...ripeto non parlo di chi fa del rischio un lavoro, ma perchè non si può vivere una passione entro certo limiti?
per parlare di moto, mi pare che De agostini disse un giorno:"qui di vuole andare sotto il limte dei 45° di piega, è ora di ritirarsi"..
il senso è che esistono limiti diversi da cercare, non solo gli estremi..spero di essermi spiegato..
invece di andare a centinaia di metri in subacquea per dimostrare di saperci arrivare, non sarebbe meglio godersi il contesto...
parlo proprio dei morti per strada o in mare o di operai sul lavoro..se non avessimo sempre un obiettivo "altissimo" da raggiungere..forse vivremmo meglio tutti o quanto meno vivremmo di più..
dite che senza passione è triste vivere..beh la passione può essere vissuta in tanti modi non per forza all'estremo..c'è una differenza che potrebbe costare la vita..
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