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Vecchio 28-09-2011, 22:29   #6
Frankys
Guppy
 
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Allora:
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Ma tu intendi i Poly P Bacteria, chiamati anche PAO (Phophorus accumulating organism, organismi accumulatori di fosforo)?
Si,esatto i batteri sono quelli.

Quote:
In tal caso però, affinchè si abbia un'efficienza significativa dei processi di rimozione potenziata di fosforo (EBPR, Enhanched biological phosphorus removal) da parte di questi batteri, si devono instaurare delle condizioni ALTERNATE di aerobiosi e anaerobiosi, condizioni possibili solo con la costruzione di particolari filtri (come detto anche nel tuo ultimo post). Mentre nei normali filtri biologici delle nostre vasche (compreso quello di DiPancrazio82) questo non avviene, o avviene in maniera non significativa.
Nel filtro fatto da questo utente c'era solo una zona anossca sotto al vano spgne dove cadevano i fanghi che venivano mossi da una pompa inserita dall'esterno.(così facendo c'erano alternanze dei livelli di O2
Secondo i suoi programmi dopo un tot. di tempo anni bisognava aspirare un po' dei fanghi dove si trovavano i PAO.
Comunque non è il caso di DiPancrazio82

Quote:
avviene, o avviene in maniera non significativa.
In pratica (così lo spieghiamo a tutti ) questi batteri eterotrofi aerobi, normalmente utilizzano per la loro crescita acidi grassi prodotti solitamente da batteri fermentatori. Ma in condizioni anaerobiche non possono farlo, cosicchè (se si trovano in tali condizioni) immagazzinano (ma non utilizzano) gli acidi grassi sotto forma di amidi insolubili (detti PHB, ply-B-hydroxybutyrate). L'energia necessaria per la formazione e lo stoccaggio dei PHB deriva dal RILASCIO, da parte di questi batteri, di ortofosfati (in pratica i fosfati inorganici a noi familiari, PO4--- e loro simili).
Quando poi si trovano in condizioni aerobiche, allora utilizzano l'ossigeno per degradare i PHB e ricavare energia e carbonio per la loro sussistenza e moltiplicazione. Contemporaneamente però alla degradazione dei PHB, catturano e immagazzinano i fosfati (sottoforma di macromolecole) per utilizzare successivamente la loro energia in fase di anaerobiosi e ricostituire così i PHB. Ma poichè l'energia ricavata dalla degradazione dei PHB è maggiore di quella necessaria per stoccare i fosfati, essi accumulano più fosfati di quelli che rilasciano in anaerobiosi. Per di più, la continua alternarnanza di condizioni aerobiche e anaerobiche porta tali batteri ad uno stress fisiologico che li porta ad accumulare più fosfato del necessario. Ed è qui che tornano utili per la rimozione del fosfato in acqua. Da sottolineare IN ACQUA. Perchè il fosfato assorbito non viene degradato, ma solo accumulato, sotto forma di fanghi batterici. Sedimento che si deposita sul fondo o deve essere allontanato dalla vasca o dal filtro. Altrimenti potrebbe ritornare in circolo. Ecco infatti che i sistemi di rimozione dei fosfati dall'acqua attraverso tali batteri, prevedono una fase di allontanamento dei fanghi batterici (carichi di fosfati appunto).
Tutto giusto sul funzionamento.
Adesso propongo un idea.
Se dopo la zona anossica mettiamo qualcosa che ossigeni l'acqua per avere la sicurezza che le sostanze nocive prodotte dalla zona anossica tornino in vasca?

Ciao,
Francesco-28

O.T= Questi si che sono Post con la P maiuscola!
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