Beh, credo che il segnale della sonda vada a finire in un ponte di wheatstone e poi il segnale differenziale, amplificato e compensato da uno o più operazionali, venga mandato al display. Questo in un pHmetro, in un pH controller oltre a ciò il segnale viene mandato ad un rivelatore di soglie che, amplificato, comanda un relè, meccanico o elettronico, il quale attiva/disattiva l'elettrovalvola.
Anche se detto così sembra semplice non credo che sia conveniente convertire un pHmetro in pHcontroller nè economicamente nè, soprattutto, per affidabilità. Senza voler tarpare le ali al
do it youself, quando si tratta di strumenti di misura, mi fiderei più dei prodotti delle aziende specializzate
Come vedi, siamo tutti in sintonia
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