01-09-2011, 16:59
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Guppy
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Originariamente inviata da Entropy
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Io sono un naturalista di professione e un amante della natura “in toto” per inclinazione e carattere.
Amo e rispetto ogni forma di vita, ma anch’io sono un “animale” ed anch’io sono incline alle leggi della Natura. La carne ed il pesce sono parte integrante dell’evoluzione e della dieta dell’uomo. L’uomo è ONNIVORO. E parte del suo successo evolutivo sta proprio in questo e nel fatto che, essendo un animale generalista, ha sfruttato le risorse alimentari dell’ambiente in cui si trovava. Prendete ad esempio tutte le tribù ancora non civilizzate(dal Polo Nord alle foreste equatoriali): nella loro dieta c’è anche la carne.
Posso farne a meno della carne, ma è una scelta che non deve toccare la sfera morale o etica. Rispetto i vegetariani (ci mancherebbe), come rispetto ogni forma di espressione e stile di vita che non vada ad interferire con la libertà altrui. Ma è ovvio che anche i vegetariani debbano rispettare le mie scelte. Ed io non metto mai paletti alle mie scelte. Magari un giorno anch’io diverrò vegetariano, ma se accadrà sarà una scelta ragionata su benefici ed effetti e non (ripeto) su questioni morali o etiche.
Non ho mai ucciso nessun animale volontariamente (a parte le zanzare), ma se stessi in un isola fuori dalla civiltà, non esiterei minimamente a procacciarmi la carne ed il pesce per sopravvivere.
Sono favorevole alla pesca se questa serve al mio sostentamento.
Sono decisamente contro la caccia alle balene, ma non mi sognerei minimamente di impedire la caccia di una balena ad una popolazione inuit. Perché loro con una balena ci vivono un anno intero e non sono certamente loro una minaccia all’estinzione delle balene.
Gli aborigeni australiani fanno pochissimo uso di carne. Ma in determinati periodi dell’anno, quando il resto del cibo scarseggia, anche loro uccidono e mangiano carne (soprattutto canguri). E ogni volta che ne uccidono uno, ringraziano lui per essersi offerto come cibo e Madre Terra perché glie lo ha permesso.
Questo mi fa rammentare un’altra cosa: sono sicuramente d’accordo su un altro punto espresso già in questa discussione: bisogna sempre avere rispetto per gli animali anche se questi diventeranno “cibo”. Occorre riservare a loro una vita dignitosa fino alla loro morte e non farli assolutamente soffrire quando avverrà (ricordo tra l’altro che è un reato). Questo significa anche non creare degli allevamenti intensivi di animali, batterie affollate di suini, ovini e polli e mucche alla catena per tutta la vita.
E voi mi direte: ma se non procedi in questa maniera, non riuscirai mai a garantire un’offerta di carne che basti per tutti. Ed infatti proprio qui sta la chiave di volta. La società moderna consuma TROPPA carne.
Il punto della questione, secondo me, non è se è giusto o no mangiare pesce e carne, ma se è giusto mangiarne le enormi quantità che la società moderna ci ha abituato a fare. Per la salute della nostra Terra (intesa come ecosistema totale) un consumo eccessivo di carne è pericoloso e preoccupante per i suoi equilibri trofici e termodinamici, e quindi per noi. Basterebbe mangiare carne un paio di volte la settimana, eppure molti di noi mangiano carne tutti i giorni (pensate anche agli affettati).
Basterebbe diminuire sensibilmente il consumo di carne (senza bisogno di azzerarlo) per avere innumerevoli vantaggi dal punto di vista ambientale, ecologico, sociale (fame nel mondo) e della nostra salute fisica.
Capito questo, saremo già un bel pezzo avanti (evoluzionisticamente parlando).
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Non potevo non quotarti perchè sono ASSOLUTAMENTE (scusate il caps) d'accordo.
L'evoluzione dell'uomo è dovuta al fatto che è riuscito a trovare le risorse necessarie per la sua sopravvivenza.Non bisogna esagerare ne da una parte e ne dall'altra bisogna sapersi regolare.
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