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Originariamente inviata da Martyx
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P se noi NON mangiassimo la carne di mucca, avremmo molte più mucche al pascolo che comporterebbe quindi ad una diminuzione della presenza di prati verdi utili anche ad altri erbivori.
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Premesso che la mucca che noi conosciamo, non esiste come razza in natura, ma è frutto di millenni di selezione umana che ha estinto il ceppo autentico (quindi anche qui abbiamo fatto dei danni), che le mucche vengono allevate appunto in allevamenti intensivi dove non vedono nemmeno lontamanete un prato e che proprio a causa degli allevamenti animali si consumano tantissime quantità di acqua e si tolgono alla natura enormi appezzamenti di terreni per realizzarne dei campi dove produrre foraggio per mangime, a scapito quindi di tutto l' ecosistema, in natura vige la legge del carbonio.
Per la termodinamica, l' energia come la materia non si crea e non si distrugge:
X atomi di carbonio ci sono a disposizione, non uno di più e di conseguenza se la nostra popolazione aumenta (andando ad accumulare una data massa x di carbonio) necessariamente qualche altra forma di vita perde atomi, cioè si riduce.
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Originariamente inviata da Martyx
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Però vale anche il discorso che se l'uomo non fosse cacciatore allora avremmo un aumento sproporzionato di ogni animale portando quindi ad un cambiamento dell'intera catena alimentare
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In natura tutto si equilibra, la disponibilità di risorse ambientali livella sia la quantità di vegetali, che di erbivori che di carnivori; non dobbiamo essere certo noi a fare l' ago della bilancia per tenere in equilibrio l' ecosistema, stiamo cercando di farlo...e se ne vedono i risultati.
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Originariamente inviata da Martyx
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ma una diminuzione se non ad uno sterminio totale di altri animali per mancanza di cibo(ed è un contro) e quindi cosa succederebbe? L'intera catena alimentare viene stravolta portando gravissime conseguenze.
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Assolutamente nessuno sterminio, di questi eventi evolutivi le terra ne ha visti a migliaia, ma alla fine la natura ha riportato sempre in pari le cose.
Per fare un paragone molto in piccolo.
Immagina un piccolo lago, ci sono carpe, scardole, carassi, alborelle e nessn predatore.
Non è che questi si riproducono a dismisura, la quantità di cibo a disposizione stabilizza le popolazioni.
Di colpo introduciamo notevoli quantità di predatori come bass e lucci, inizialmente le popolazioni di erbivori registrerà un sensibile calo, ma oltre un certo punto iniziano a calare anche i predatori per mancanza di cibo sopraggiungendo malattie che colpiscono i più deboli, mangiandosi tra simili ecc.
Nel giro di poco si instaura un equilibrio immutabile salvo cause esterne, come appunto l' uomo.
mmm...sono OT e mi scuso, ma era per precisare alcune inesattezze, poi è ovvio che ognuno è libero di fare e pensare come vuole, sia chiaro non ce l' ho con te Martyx!
