Senza arrivare agli spettrofotometri di massa!!
Dicevo due distintu normali ph-metri (ma affidabili tipo Tunze): uno con sonda nel reattore e l'altro con sonda in vasca.
Il mio problema era quello di coordinare i due input distinti che devono comandare la elettrovalvola.
Il tutto nasce perché uno ci vuole per regolare il reattore e l'altro ci vuole in ogni caso per monitorare il ph in vasca (ho avuto uno di quelli portatili a penna con display la cui affidabilità è zero e non mi affido di certo a quello o peggio ai test con le cartine).
È vero che è più costoso ma secondo la mia idea è l'unico modo per tenere traccia del comportamento di questo parametro in vasca (notte-giorno e vs luce e altri eventi) per vedere come questo parametro varia e conoscere meglio la prorpia vasca/sistema per sapere come intervenire in caso di necessità.
Se poi i due input si riescono a coordinare per evitare casini con la CO2 della bombola meglio. Fermo restando che poi il ph dipenderà anche da altri fattori e che lo monitoreremo con la sonda in vasca.
Ciao
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