Uh,allora,bella questa discussione,mi da l'input per diversi spunti.
Forse Marco si rivolge indirettamente a me visto che recentemente,ho consigliato ad un utente di mettere nel suo 35 l un gruppetto di "nanofish".
Li chiamo cosi' per abitudine,non per manacanza di rispetto, visto che a livello commerciale e sul web per nanofish si intende quei pescetti di 2\3 cm adatti ad essere ospitati in "nanovasche".Quoto comunque la terminologia small fishes.
Devo ammettere che questa moda di microacquari di anche solo 10\15 litri mi lsacia parecchio l'amaro in bocca sono veramente esageratamente striminziti,piccoli complementi d'arredo e non la riproduzione piu' o meno fedele di un biotopo,come dovrebbe essere il nostro favoloso hobby.
Avevo una vasca adibita a riproduzione di 20 l netti d'acqua e lo dato via dopo pochi mesi,no non andava decisamente troppo piccola.
Ora ho allestito una vasca da 50 cm in cui hoi versato 35 l d'acqua,beh la differenza c'e' tutta,io sotto sto litraggio non andrei.Comunque vista la mia recente passione per i"small fishes"oltre alle immancabili caridine ho acquistato un gruppetto di danio erythromicron e di danio margaritatus,molto belli un po' troppo timidi ,e a livello comportamentale decisamente interessanti .Ovvio in 80 litri starebbero decisamente piu' larghi ma forse in una vasca cosi' grande non si noterebbero quasi.
Gli "small fishes" sono veramente di dimensioni ridottissime le microrasbore,le boras gli endler i suddetti danio margaritatus,choprae,e i re di tutti i small i margaritatus,pesci come i paracheirodon innesi o i tanichitus albolineatus non sarebbero da considerarsi come tali.
Ripeto solo il concetto che sotto i 35 \40 l netti sarebbe meglio non scendere neanche per questi small....
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scarsa capacita' nel fingere simpatia,verso persone che ci stanno sul c...o
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