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Io penso che la rivoluzione debba partire non dai giovani come avvenne nel 68... ma dai 30enni e 40enni che oggi vivono con il terrore di non poter dare ai figli un futuro tranquillo e soprattutto di farli vivere in una società sempre più squilibrata dove il potere (e quindi il denaro) è in mano a pochi.
Io non vedo grandi differenze tra gli schiavi di una volta e la gente normale di oggi. Oggi siamo semplicemente gestiti meglio dagli schiavisti, proprio per evitare rivoluzioni e far perdere loro i tanti benefici che traggono dal nostro lavoro e dalla nostra "schiavitù". Metà della ricchezza mondiale appartiane a circa 350 famiglie.... MA CI RENDIAMO CONTO? E sono queste che decidono le nostre sorti. L'amico che magari va in giro in porche perchè se la può permettere è anche lui uno schiavo di queste famiglie, ma probabilmente non se ne renderà mai conto.... C'è poi molta gente che se la passa ancora peggio di noi e sono gli immigrati, gente che spesso fa lavori che noi "schiavi moderni e viziati dai nostri padroni" non vogliamo più fare, allora per non farci arrabbiare e per cercare di farci sentire "ad un livello superiore" ci fanno credere di essere in una situazione privilegiata rispetto ad altri.... ma sempre tutti schiavi rimaniamo.
Siamo pilotati da questi potenti... il mondo è pilotato da poche persone... Queste decidono le rivoluzioni, queste decidono cosa è meglio in primis per loro e poi per i loro schiavi viziati, cioè noi. Non penso ci voglia un genio a capire che le rivoluzioni africane e del medio oriente non siano nate così dal nulla e che siano state pilotate... e perchè questo? Semplice, perchè vogliono ancora più potere.
Noi schiavi siamo la maggioranza, la stragrande maggioranza e abbiamo la capacità di cambiare le sorti della terra, ma non ce ne rendiamo conto. Io darei la vita per garantire un futuro diverso ai miei figli, un futuro, attenzione però, molto diverso da questo presente. Un futuro dove non deve essere il denaro a dettare le regole, ma la verità delle emozioni. Ripartire da qui, dalla libertà di potersi esprimere senza essere condizionati dal "dio denaro", cosa che accade in ogni istante del nostro vivere. Un futuro dove libertà deve significare realtà, perchè oggi noi non viviamo una verà realtà, ma viviamo una realtà fatta di menzogne perchè condizionata dal denaro e dal potere che c'è dietro questo denaro. Quindi una realtà non vera, ma intrisa di falsità e ipocrisia per non perdere i propri privilegi, del tutto insignificanti rispetto a quelli dei potenti, ma sufficienti per farci restare degli schiavi obbedienti e fedeli....
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