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La mia ha 4 mesi, come l'acquario (nè che scelta di tempi azzeccata? me la sono proprio andata a carcare)... e già cerca di imporsi. Il carattere già si vede... giovale e prepotente.
Mi sono appena reso conto che il limite non è quanto io possa essere inflessibile, ma quanto riesca a tenere la mia posizione prima di cedere per stanchezza.
E se per ora è giusto l'ora della poppata, che si ostina a volere 1 ora prima... temo che non cambiera assolutamente nel tempo. Quando piange ti si strizza il cuore, e la voglia del sorriso sotto i lacrimoni ti spinge ad accontentarla. Noi, come genitori, abbiamo deciso per un'educazione rigida e ci controlliamo a vicenda, intervenendo quando uno dei due sta per mollare.
Comunque, dopo 4 mesi i risultati sono lampanti. La bimbina dorme in culla da sola tutta la notte, sta sveglia di giorno e non pretende il letto dei genitori... altri amici hanno i bambini di 4 anni ancora nel letto con loro e sono disperati.
bigjim, da padre, per quanto in maturazione io sia, ti suggerisco una cosa: non educare tua figlia ora, comincia ad educare te stesso. Il problema mi sembra non sia il capriccio ma come tu ammetta di non riuscire a mantenere la tua linea educativa. Devi sforzarti di imparare a prendere il controllo dei tuoi desideri e sensi di colpa e quindi conciliarli. Altrimenti, quando avrà 16 anni e saprò quindi di poter andare via di casa da un'amica o da una zia, lasciandoti a parlare con il muro, cosa farai? Dovrai dire "se non le do retta, questa va via di casa e chissà cosa fa?".
La tv non funziona e le sberle non vuoi darle? Un bel sacco della spazzatura nero, dentro tutto quello che cè in camera, depositalo nel box e farlo rientrare solo in seguito ad un cambiamento. Una stanza di pareti bianche e quaderni di scuola può far miracoli, sopratutto se sa che buttandotisi sulle braccia tu ricambi l 'abbraccio MA non restituisci niente.
Se fai tutto per bene, in futuro sarà l'idea di quello che potresti fare e non la punizione ad educare, fino al punto che tua filgia non farà casini non per evitare la punizione, ma per non farti star male.
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