| Premetto che liberarli è nei miei piani da quando ho realizzato che sono dei cefali, ho rimandato semplicemente perchè non mi sembrava che soffrissero affatto, anzi, stavanno facendo una vita da nababbi, per niente impauriti da nulla e a vederli sono pesci come altri, se metto un dito in acqua vengono a beccare incuriositi, se si posa un moscerino sul vetro tentano di prenderlo.Dirmi di liberarli non mi è di nessun aiuto, liberarli non è un problema ma è una carta che certo non potrò giocare se la cosa si dovesse ripetere con pesci tropicali, non potrei certo liberarli nel primo fiume che trovo.
 Oltretutto, liberare un'animale che ha subito "un torto" mi sembra solo un modo per non vederlo soffrire e illudersi di avere la coscienza pulita.
 Non capisco perchè "questa non è acquariofilia" ?!
 Dal momento che costringiamo un pesce a vivere in una vasca, per bella e grande e ben allestita, non sarà mai come il luogo in cui sarebbe cresciuto in maniera naturale, non ci vedo molta differenza dal tenere un'uccellino in gabbia, se pensiamo a questa cosa, gli acquari non dovrebbero esistere
 
 Bando alle polemiche, visto che invece lo spirito dell'acquariofilia credo di averlo compreso, nel dubbio di essere io, con la mia inesperienza, il colpevole di una possibile sofferenza, e visto che nessuno sa darmi dritte utili, avevo programmato per oggi un giretto tra gli impegni quotidiani per riportarli dove li ho prelevati.
 Magia magia, questa mattina sono tornati a comportarsi normalmente anzi, sono voraci come sempre, curiosi di ogni persona che passa e in più, ogni tanto nuotano compensando la corrente d'acqua della pompa e formano un piccolo banco immobile, poi quello che sta davanti a tutti si sposta di qualche centimetro e gli altri si ricompattano in maniera ordinata.
 Non mi sembra di percepire alcun comportamento che riveli una sofferenza, beh, si, sono pur sempre dei pesci in un acquario, starebbero certo meglio nel loro ambiente naturale, ma la stessa cosa vale anche per ogni altro tipo di pesce.
 
 Credo che questa sia la palese dimostrazione che il cambiamento di "umore" sia la conseguenza di qualche errore che posso avere commesso nella conduzione dell'acquario.
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